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Per l’Alternativa: quello che abbiamo costruito non andrà perso

Per l’Alternativa: Quello che abbiamo costruito non andrà perso

“La destra ha vinto le elezioni regionali in Liguria con il voto di meno della metà degli aventi diritto. L’astensione altissima (55 liguri su 100 non hanno votato) è il prodotto anche di questo sistema elettorale pensato apposta per escludere la rappresentanza delle istanze dei lavoratori e dei giovani e per garantire continuità ad un sistema di potere sempre più colluso con il malaffare e l’interesse privato a scapito del bene comune. E’ un sistema in base al quale, a prescindere da chi vinca tra i due competitori, viene comunque garantita la continuità dell’attuale modello di sviluppo economico e sociale basato su grandi opere, privatizzazioni, smantellamento dei servizi pubblici, comprese sanità e istruzione.

Lo schema bipolare ingabbia la libertà d’espressione per cui il senso comune diventa impotenza del cittadino isolato come individuo, un senso di sconfitta che spiega l’alta percentuale di astenuti insieme ad un altro dato preoccupante rappresentato dalla crescita di un’assuefazione al malaffare di una larga fetta di popolazione. Di fronte, infatti, alle gravissime accuse che hanno portato alla caduta della giunta Toti sarebbe stato astrattamente pensabile un moto di orgoglio e di riscatto della popolazione, cosa non avvenuta.

In questo contesto la costruzione di un’alternativa con una lista nettamente estranea ai comitati d’affari è stata necessaria, non solo per rompere la “gabbia”, ma anche per liberare energie e restituire dignità alla politica.

A partire dalla mobilitazione contro la guerra, l’autonomia differenziata e le politiche del governo, per la sanità pubblica, per un lavoro stabile, sicuro e giustamente retribuito ed in previsione delle prossime scadenze elettorali, quel che abbiamo costruito in questi mesi non andrà disperso”. Lo scrive in una nota il coordinamento della Lista “Per l’Alternativa” che sosteneva Nicola Rollando.