Oltre 400mila euro trovati nascosti in un furgone di un nordafricano in porto a Genova la vigilia di Capodanno. Non si sa ancora con certezza se si tratta di droga, terrorismo islamico o di un semplice “spallone” al servizio di connazionali.
Secondo gli inquirenti, quello dello scorso 30 dicembre non era il primo trasferimento illegale di denaro che il marocchino di 47 anni, regolarmente residente a Milano, faceva dall’Italia verso il Marocco.
E’ quanto emerge dagli ultimi risvolti delle indagini della Polizia di frontiera.
Il 47enne era stato fermato con l’accusa di riciclaggio. Ora si è scoperto che sarebbero almeno due i viaggi fatti da lmarocchino ha fatto nel giro di alcuni mesi e sempre con cifre di poco inferiori a quella sequestrata a fine anno.
L’arrestato, la scorsa settimana, durante l’interrogatorio davanti al giudice delle indagini preliminari, aveva in sostanza spiegato che parte di quei soldi erano suoi e che un’altra quota era destinata ad altre persone di cui però non è riuscito a indicare i nomi.
Anche i venti telefonini e la dozzina di palmari, secondo il racconto, erano destinati a connazionali abitanti in Marocco.
Indagini in corso anche della Digos, soprattutto per chiarire l’aspetto di un eventuale collegamento con l’Isis.