La Polizia di Ventimiglia ha concluso un’articolata operazione investigativa eseguendo una serie di perquisizioni personali e locali in località agricole periferiche del comune di Perinaldo.
Sono tre le persone coinvolte nelle indagini.
Si tratta di cittadini italiani, residenti, che erano stati sospettati di detenere illegalmente armi e munizioni.
L’esito della rapida azione investigativa ha pienamente confermato le ipotesi degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia.
La Squadra investigativa, coordinata sul campo dal Sostituto Commissario responsabile dell’ufficio, ha perquisito in rapida successione le persone individuate e le loro abitazioni.
Un uomo di 28 anni è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione illegale di armi e munizioni.
Nella sua disponibilità sono state rinvenute e sequestrate due pistole, un fucile, una spada, un coltello, decine di munizioni di diversi calibri, vari accessori e uno smartphone.
Poche ore dopo gli stessi agenti si sono presentati presso il domicilio, in altra zona agricola delle colline intorno a Perinaldo.
Perinaldo, nei guai anche padre e figlio: trovati con armi e marijuana
E’ stata eseguita un’ulteriore perquisizione, personale e locale, a carico di due uomini conviventi, padre e figlio.
Anche in questo caso il fiuto degli investigatori è stato premiato dopo il ritrovamento e il sequestro di 35 cartucce calibro 357 magnum e di 26 piante di canapa indiana, coltivate per produrre marijuana, oltre a tutti gli strumenti e gli accessori necessari alla loro coltura.
Si tratta del 69° arresto del Commissariato di Polizia di Ventimiglia, negli ultimi dodici mesi mentre, nello stesso periodo, sono state più di 400 le persone indagate in stato di libertà.