Gli investigatori della questura genovese ieri hanno arrestato per il reato di duplice rapina aggravata un 27enne originario del Mali, immigrato regolare sul territorio nazionale con permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma gravato da specifici precedenti di polizia e mai rimpatriato.
Infatti, a seguito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova, sono stati raccolti a carico dello straniero gravi elementi di responsabilità in relazione a due violente rapine in strada, commesse nelle serate del 13 e 26 aprile scorsi a Genova in danno di giovani donne.
Nella prima occasione, il malvivente ha avvicinato una ragazza che percorreva Corso Dogali, di rientro a casa dopo aver studiato da un’amica.
Fingendo di chiederle un’informazione, l’ha attirata a bordo strada, nei pressi di un’area scarsamente illuminata, dove l’ha aggredita impossessandosi del suo telefono cellulare e procurandole lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.
Meno di due settimane dopo, con simile condotta, l’africano ha rapinato in via Caffaro una giovane di origine romena, rubandole il telefonino e cagionandole lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.
Gli investigatori della sezione Contrasto al crimine diffuso, fin dall’inizio delle indagini, si sono concentrati in particolare sui malviventi gravati da precedenti per reati simili.
Decisivo si è rivelato inoltre il contributo delle vittime, che erano rimaste entrambe colpite da un dettaglio: gli occhi “sbarrati” del rapinatore straniero.
Grazie anche all’analisi delle immagini estrapolate dagli impianti di video sorveglianza presenti sui luoghi dei reati, i poliziotti sono riusciti ad individuare Wande Diarra, che è stato rinchiuso a Marassi.
Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a verificare il coinvolgimento dell’africano in ulteriori fatti analoghi commessi in centro città a Genova.