Ieri i poliziotti del Commissariato di Rapallo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un rapallese di 57 anni, resosi responsabile di atti persecutori e già gravato dalla misura degli arresti domiciliari per lo stesso reato.
Il 57enne, ora rinchiuso in una cella del carcere di Marassi, non è nuovo a questi tipi di comportamenti.
Dal 2013 aveva cominciato a prendere di mira due coniugi residenti nel suo stesso caseggiato tormentandoli senza motivo con insulti e minacce, spesso commesse brandendo coltelli, falci ed altri attrezzi pericolosi. Comportamenti poi denunciati alla Polizia per i quali era stato condannato e allontanato per qualche tempo.
Rientrato nella propria abitazione nel dicembre 2019, agli arresti domiciliari per analoga condanna, questa volta ai danni di un vicino di Cogorno, il 57enne non ha modificato in nessun modo il suo atteggiamento e ha rivolto nuovamente le aggressioni verbali e le vessazioni nei confronti delle sue prime vittime, le quali sono ripiombate in un persistente stato di paura che le ha costrette a modificare totalmente le loro abitudini di vita, limitando le uscite nel timore di incontrarlo.
La coppia ha chiesto aiuto nuovamente ai poliziotti del Commissariato di Rapallo, i quali, dopo avere avuto conferma dei comportamenti persecutori anche dagli altri vicini di casa, hanno chiesto e ottenuto la misura restrittiva più severa per porre fine alle vessazioni.