“Dopo la commissione Agricoltura, ieri anche la commissione Pesca del Parlamento Europeo ha bocciato la proposta sul ‘Ripristino della natura’, ennesimo provvedimento che, sotto una superficie di nobili intenti, nasconde una serie di follie dirigiste che andrebbero a penalizzare fortemente settori fondamentali per il nostro Paese.
In questo caso specifico, la proposta prevedeva persino che Bruxelles travalicasse le competenze dei singoli Stati membri per imporre l’aumento di aree marine protette, con obiettivi di ripristino da parte del relatore di almeno il 30% degli ecosistemi marini degradati entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050.
Ennesimo esempio di un’Unione europea distante anni luce dalla realtà che, con le sue decisioni, a cominciare dall’Action Plan che elimina pesca a strascico e detassazione carburanti, vuole mettere in ginocchio i nostri pescatori.
Per fortuna il buonsenso ha prevalso, rispedendo al mittente la proposta.
Un piccolo segnale positivo: mentre Pd e sinistra dicono di essere dalla parte di agricoltori e pescatori, ma poi sostengono questi eurodeliri con il proprio voto, altri, verso fine legislatura, si stanno accorgendo che le politiche ‘green’ di questa Commissione Europea non sono una soluzione, ma un grosso problema.
Ora la battaglia prosegue, con la Lega in prima linea a difendere gli interessi delle aziende e dai lavoratori italiani”.
Lo ha dichiarato oggi l’europarlamentare genovese e capo delegazione della Lega Marco Campomenosi.