Non potrà uscire di casa dalle 22 alle 7 del mattino, obbligo di dimora a Genova e obbligo di firma
Federico Carrà, l’ex calciatore di 23 anni che è stato arrestato con l’accusa di aver aggredito durante la movida un 43 enne a calci e pugni dopo che avrebbe fatto un complimento ad una sua amica, non potrà uscire di casa dalle 22 alle 7 del mattino.
Il giudice, ieri mattina durante l’udienza per direttissima, ha convalidato l’arresto per “lesioni personali”, decidendo anche l’obbligo di dimora nel comune di Genova, l’obbligo di firma. Il ragazzo ha precedenti specifici.
I fatti erano avvenuti nella notte tra venerdì e sabato, poco prima delle 2:30, in via dei Giustiniani angolo via Chiabrera. Secondo una ricostruzione e la testimonianza dell’aggredito e dell’amico che era con lui, ci sarebbe stata una parola di troppo che al giovane è parsa pronunciata dal 43 enne e che avrebbe scatenato il pestaggio.
Sul posto erano intervenuti agenti della polizia di stato e della polizia locale chiamati da un operatore Amiu.
Nel mentre giungevano sul posto anche i sanitari chiamati tramite il 112 dall’amico del ferito che ha segnalato agli agenti sopraggiunti il gruppetto nel quale era presente il 23 enne.
Gli agenti li hanno fermati in piazza Ferretto identificando il ragazzo autore dell’aggressione.
Il 23 enne che è stato riconosciuto anche dal ferito prima che venisse fatto salire sull’ambulanza, è stato condotto in questura per essere identificato ed arrestato.
Il ferito, al pronto soccorso in codice giallo, ha ricevuto una prima prognosi di 30 giorni riportando la frattura del naso, orbita e zigomo ed è stato trattenuto in ospedale.