Misure disastrose per l’economia dell’entroterra ligure e per la libertà dei cittadini
Il Senato ha approvato la conversione in legge del DL 9/2022 sul contenimento della peste suina africana.
Il provvedimento è passato con soli 3 voti contrari, tra cui quello di Mattia Crucioli.
Il senatore e candidato sindaco alle prossime amministrative per la lista “Uniti per la Costituzione”, ha sottolineato nel suo intervento come il provvedimento in questione sia squilibrato ed eccessivo: “è in forza di tale decreto che più di 100 comuni tra Liguria e Piemonte subiscono il lockdown dei boschi. Peraltro è concreto il rischio che le eventuali deroghe che potrebbero essere previste dal piano regionale siano inficiate nel raggio di 6 km intorno al ritrovamento di ogni carcassa infetta. Tale misura è fortemente sproporzionata e pericolosa, perché di fatto potrebbe impedire per anni l’accesso ad importanti zone della città (i forti di Genova per esempio si trovano entro 6 km dal ritrovamento di Staglieno).”
“Ancora una volta – prosegue Crucioli – questo governo preferisce la via facile della limitazione delle libertà dei cittadini, in questo caso quello di frequentare i boschi e stare nella natura, piuttosto che scegliere soluzioni che tengano insieme gli interessi di tutti.
Tra l’altro con ricadute importanti sull’economia rurale dell’entroterra, già fortemente provata dopo gli ultimi due anni di pandemia.
Invece di mettere in sicurezza gli allevamenti suinicoli, unici soggetti per i quali la diffusione della malattia rappresenta un grave pericolo, si torna ancora una volta a comprimere i diritti di centinaia di migliaia di persone”.
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