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Pg Zucca e imparzialità, Csm apre fascicolo per incompatibilità ambientale o funzionale

I pm genovesi del G8 2001: Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini (foto d'archivio)

Come annunciato la scorsa settimana, il Comitato di presidenza del Csm oggi ha formalmente disposto l’apertura di un fascicolo nei confronti del sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Genova Enrico Zucca a seguito delle sue dichiarazioni, esternate durante un dibattito pubblico sul caso Regeni (v. articoli precedenti).

In sostanza, l’ex pm del G8 2001 aveva paragonato il caso Regeni con i fatti di Genova sostenendo che al vertice della nostra polizia ci sarebbero dei “torturatori” e quindi aveva suscitato un vespaio di polemiche. Le reazioni, da vari fronti, non si erano fatte attendere ed erano arrivate anche da parte del ministero della Giustizia e da esponenti della Suprema Corte di Cassazione. Al punto che pure il pg di Cassazione aveva avviato accertamenti preliminari.

Ora il Csm vuole accertare, ufficialmente, eventuali incompatibilità ambientali o funzionali del magistrato genovese per valutare l’ipotesi di un trasferimento.

Le dure parole del pg Zucca avevano attirato anche le critiche degli appartenenti alle Forze dell’ordine con l’indignata reazione del capo della Polizia Franco Gabrielli. Tuttavia, la procuratrice generale presso la Corte d’Appello di Genova, Valeria Fazio, aveva difeso il suo sostituto.

Non è tutto. In questi giorni si è registrato anche un profondo contrasto in seno all’Associazione Nazionale Magistrati. La sezione ligure ha preso  posizione a favore del pg Zucca. Mentre altri colleghi e il presidente nazionale Eugenio Albamonte (pm a Roma) hanno manifestato critiche verso le esternazioni del magistrato genovese fino a ipotizzare una mancanza di imparzialità e di equilibrio che “dovrebbe avere ogni magistrato”.

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