Difficile commentare a caldo una serata che ha portato nel giro di pochi minuti dalla soddisfazione per una partita comunque ben gestita alla disperazione nel vedere sfuggire di mano un traguardo che si stava per sfiorare. Il gol di Sestu ha rotto l’ equilibrio di una partita che fino a quel momento aveva vissuto pochi episodi chiave ed anzi era stata forse l’ Entella a sfiorare con azioni più pericolose il gol fino a quel fatale minuto.
E’ bastato un solo errore una sola distrazione per rompere quell’ equilibrio e con esso rompere l’ incantesimo di una stagione intera che per quanto tormentata e ricca di rimpianti rimane comunque una stagione positiva. Tutto rischia di scivolare via ma tutto non è ancora perduto in ogni caso. Si sapeva che comunque sarebbe andata il crocevia di Piacenza avrebbe rappresentato un momento importante di questa annata lo sapeva la squadra che si è preparata al meglio con gli uomini a disposizione di Boscaglia, lo sapevano i tifosi che non hanno esitato a correre in aiuto ai propri giocatori sfidando la collocazione feriale e soprattutto 94 minuti di acqua caduta sull’ unico settore scoperto di tutto lo stadio donato con grande senso dell’ ospitalità alla tifoseria ospite.
Il Garilli accoglie la partita con l’ abito della festa sono circa 8000 i tifosi biancorossi che con coreografie e striscioni spronano la squadra di Franzini sin dal riscaldamento. Pronti via e si fanno sentire anche i nostri con il grido Chiavari che riecheggia in uno stadio che con il passare dei minuti diventa meno rumoroso. Il Piacenza parte bene ma senza troppa incisività, l’ Entella controlla senza troppi affanni e con Paroni che la fa da spettatore attento. Con il passare dei minuti i biancocelesti prendono a gestire i ritmi della partita e si fanno vedere un paio di volte pericolosamente dalle parti di Fumagalli, prima con una girata da buona posizione di Iocolano che termina alta sulla traversa, quindi nel finale con un diagonale di Mota Carvalho che viene deviato in angolo.
Si va all’ intervallo e alla ripresa subito due fiammate una per parte : prima Ferrari devia di testa un cross da sinistra ma debolmente tra le braccia di Paroni, quindi Mota Carvalho ha l’ occasione più grossa di tutta la partita intercettando un passaggio sulla trequarti, involandosi verso Fumagalli ma calciando in diagonale non molto angolate esaltando il riflesso del numero 1 di casa che devia in angolo con i piedi. La pioggia continua incessante le squadre iniziano a sentire la stanchezza ed iniziano i cambi. Boscaglia manda in campo Icardi per Iocolano, Caturano per Mancosu. Anche il Piacenza cambia qualcosa e proprio da Terrani entrato da poco in campo parte il cross da sinistra sul quale alle spalle di tutti sbuca troppo solo Sestu che deve solo incornare di giustezza a pochi metri da Paroni.
Entra anche De Luca L’ Entella reagisce più di pancia che di testa, il nervosismo sale si gioca poco al calcio perché la palla è sempre ferma tra proteste e perdite di tempo. Anche l’ espulsione di Bertoncini per doppia ammonizione cambia di poco il copione, Piacenza raccolto a difesa del prezioso vantaggio ed Entella proiettata in avanti nel tentativo di trovare un gol che darebbe un altro significato alla partita e alla stagione. Il gol non arriva fino al triplice fischio che certifica una sconfitta tanto bruciante quanto immeritata, che si porta con se il sorpasso in classifica a 180 minuti nei quali i chiavaresi dovranno cercare assolutamente di fare bottino pieno sperando ancora in qualche risultato positivo ma sapendo di non essere più i soli padroni del proprio destino.
L’ amarezza finale è tanta in tutti i giocatori che scappano negli spogliatoi dimenticando colpevolmente chi per 94 minuti sotto l’ acqua li ha comunque incitati fino alla fine e che proprio alla fine per questo comportamento rimane offeso nella propria passione nell’ attaccamento alla maglia dimostrato come sempre sia in casa che in trasferta.