Nuovo ponte per Genova. Renzo Piano o Santiago Calatrava? Demolire tutto e successivamente ricostruire? Spunta anche progetto dell’Impresa Pizzarotti-Maffeis Engineering Spa di Parma e di Solagna (Vicenza) che dice “no” e prevede prima la ricostruzione, poi (eventualmente) la demolizione dei monconi del Ponte Morandi rimasti in piedi lasciando così a una fase successiva la scelta di demolire o recuperare quanto rimasto.
Come si ricorderà, il sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci ha dichiarato che sull’assegnazione dei lavori il suo piano prevede una decisione per il 7 dicembre.
Se la super cordata pubblico-privato formata da Fincantieri, Salini Impregilo e Italferr corre con un progetto che ha le sue fondamenta nel disegno del genovese Renzo Piano, la concorrente Cimolai di Pordenone ha schierato quello basato sull’idea dello spagnolo Santiago Calatrava.
Entrambi i progetti prevedono la demolizione in circa un paio di mesi e tempi abbastanza veloci per la ricostruzione, che si attestano intorno ai 12 mesi dalla consegna delle aree (che devono ancora essere dissequestrate dalla magistratura genovese) lavorando 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e 365 giorni su 365, con costi pressoché uguali (intorno ai 200 milioni di euro).
Tuttavia, anche il progetto di Pizzarotti-Maffeis prevede simili costi e tempistiche di lavoro e di consegna (12 mesi).
“Si è cercato – hanno spiegato i responsabili di Pizzarotti-Maffeis – di privilegiare una soluzione progettuale a doppio tracciato, su due livelli sovrapposti che disimpegna la linea del ponte esistente, da realizzare contestualmente all’eventuale demolizione del Morandi.
Il tracciato a due livelli prevede il riuso degli accessi esistenti.
Ci siamo avvalsi della consulenza di docenti e professionisti come Carmen Andriani e Camillo Nuti, portando sul tavolo del Commissario per la ricostruzione una soluzione con un impianto planimetrico indipendente.
Un tracciato non rettilineo per il nuovo viadotto autostradale, unito all’ipotesi di una verde piazza urbana, da realizzare nell’area sottostante del Polcevera, in vista di un concorso di progettazione annunciato, per ricostruire il tessuto urbano”.