Seduta consiliare sospesa e poi ripresa nel primo pomeriggio di oggi sul nuovo Piano sociosanitario della Liguria.
Alcuni consiglieri regionali di minoranza hanno “occupato” simbolicamente l’aula sedendosi per terra, per protestare contro il rifiuto da parte della maggioranza di centrodestra di ritirare la proposta di deliberazione del piano socio sanitario 2023-2025 e di riportarla in commissione “in quanto le modifiche determinate dalle indicazioni del Ministero della Salute – ha affermato il capogruppo del Pd Luca Garibaldi – devono essere esaminate dalla commissione”.
Secondo il Pd, la giunta Toti avrebbe consegnato solo una nota delle indicazioni del Ministero della Sanità e, dunque, sarebbe stato esaminato in commissione un provvedimento diverso da quello concertato con il Ministero, ponendo un problema di legittimità e di procedura.
Il capogruppo del M5S Fabio Tosi ha chiesto quindi la sospensione della seduta e la convocazione di un ufficio di presidenza integrato allargato agli uffici tecnici per valutare la correttezza formale della procedura, ma il governatore Giovanni Toti ha respinto entrambe le richieste invitando i consiglieri di maggioranza a non accogliere la richiesta dei consiglieri di minoranza.
Il consiglio regionale, con 18 voti contrari e 12 favorevoli, ha quindi respinto le obiezioni procedurali sollevate dalla minoranza e, con 19 voti contrari e 10 favorevoli, ha respinto anche la richiesta di sospensione, scatenando la protesta di alcuni consiglieri di minoranza, che hanno dato vita ad un sit in al centro dell’aula, costringendo il presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei (Lega) a interrompere temporaneamente la seduta.