Piante libere, umani in quarantena. Un erbario delle piante di città realizzato da Mario Calbi durante il lockdown.
Da martedì 16 giugno, sui canali Instagram e Facebook del Museo, inizierà un viaggio alla scoperta delle piante che suscitano poco interesse perché si pensa che abbiano scarsa importanza. Cercheremo invece di vederle in un modo diverso.
Le presenteremo a gruppi di 5, seguendo la cronologia con cui sono state raccolte e disegnate da Mario Calbi a cerchi concentrici via via più larghi attorno al punto di partenza, secondo i vincoli delle ordinanze sull’isolamento, in un periodo di tre mesi dal 15 marzo al 12 giugno.
Nelle tavole sono riportati il nome scientifico, il luogo e la data di rinvenimento; il nome italiano si trova invece nel testo. Per la nomenclatura è stata seguita la seconda edizione della “Flora d’Italia” di Sandro Pignatti (Edagricole, 2017-2019).
Le brevi notizie che accompagnano le immagini sono scelte tra la immensa mole di conoscenze che la cultura umana ha accumulato sopra ogni specie; la scelta è quindi arbitraria, ma speriamo utile e interessante.
La prima pianta è la Borsa del pastore che prende il nome dalla forma dei frutti. “Pan y queso” (= pane e formaggio) per i contadini spagnoli, è un’ottima pianta commestibile anche per noi.
Testi e disegni di Mario Calbi
Facebook: Museo di Storia Naturale – Genova
Instagram: Museo Storia Naturale G. Doria