Non accadeva da quasi 25 anni. Sono passati nel mezzo fenomeni come Ronaldo, Trezeguet, Crespo, Ibrahimovic, Sheva ed Eto’o: i nostri Inzaghi, Totti, Baggio e Del Piero: nessuno però, nessuno, è riuscito a compiere quello che sta riuscendo ad un polacco totalmente sconosciuto sino a 2 mesi fa, proveniente dalla Polonia e nemmeno da una delle squadre più note del modesto campionato.
Di nome fa Piatek, veste la maglia del Genoa ed ha realizzato 9 gol da inizio campionato, segnando in tutte le partite. Sono 8 quelle consecutive fino ad oggi, gliene mancano appena tre per eguagliare lo straordinario record di Batistuta con la maglia della Fiorentina. L’argentino riuscì nell’impresa di segnare nelle prime undici giornate della Serie A, apparentemente imbattibile, fino all’arrivo del pistolero.
Peccato per i tifosi genoani e per il classe ’95 che questa caccia al record rischi seriamente di venire infranta in occasione del prossimo match, il più complicato possibile per qualunque squadra del nostro torneo: la trasferta dello Stadium, la casa della Juventus. Se Piatek dovesse riuscire ad andare in gol anche in quella circostanza, subito al rientro dalla sosta, ecco che anche tutti quei pochissimi scettici e che reclamano un calendario agevole del Genoa in questo avvio di campionato cadrebbero dinnanzi all’evidenza.
Tanti i paragoni fatti sino ad ora fra il bomber del Genoa e i predecessori più illustri, ma le uniche certezze per il momento sono i numeri e le statistiche da record collezionati da Piatek tra Polonia e Serie A. Una buona tecnica di base, buoni movimenti e una discreta velocità mista ad un carattere piuttosto freddo, considerata la capacità di continuare a metterla in rete nonostante le pressioni e aspettative cresciute di giornata in giornata. La qualità più evidente però, resta una: la butta dentro con una freddezza inaudita. E in questo, nella padronanza degli ultimi 16 metri, oltre che per la strutturazione fisica alta ma non imponente, ricorda molto da vicino uno che esplose proprio in quel di Genova, ma lungo l’altra sponda: Mauro Icardi.
L’argentino le reti di Piatek ci mise un anno intero per realizzarle ed anche per questo, ora si aprono altri scenari anche piuttosto possibili, conoscendo la smania del Presidente Preziosi di far cassa e rivoluzioni sin dal mese di gennaio. Perché i riflettori puntati sul bomber polacco sono sempre più forti e numerose, con anche importanti club stranieri che si stanno interessando di questo ex sconosciuto ragazzo dell’est capace di segnare in tutte le partite giocate fino ad oggi: 13, considerato anche l’imponente poker realizzato in estate nel match di Coppa Italia.
Impossibile ad oggi fare una valutazione, in evoluzione di giornata in giornata, ma uno così a chi non farebbe comodo? Lui dice già di non sapere dove giocherà fra sei mesi, la dirigenza ne esclude la cessione: i tifosi già tremano, perché non vedevano uno che la buttava dentro così da quando un argentino vestiva la maglia n.22, rispondeva al nome di Diego Alberto Milito.