Circa duecento persone si sono date appuntamento a partire dalle 14 di oggi in piazza Alimonda e si sono strette attorno alla famiglia di Carlo Giuliani.
L’incontro è avvenuto come di consueto vicino al cippo, oggetto di diverse polemiche, posizionato nell’aiuola centrale della piazza, a pochi metri da dove Carlo Giuliani fu ucciso.
Dal palco allestito in piazza Alimonda ha parlato per primo Giuliano Giuliani ringraziando il bar Lino, che ha fornito la corrente elettrica che Enel distribuzione ‘tardivamente non aveva ancora fornito’. Poi tanta musica e parole, i ricordi di quel giorno.
Presente anche Cecilia Strada, figlia del fondatore di “Emergency” che ha ricordato come nel “2001 è stata persa una grande occasione per parlare di contenuti, di disuguaglianze crescenti, dei cambiamenti climatici, delle guerre. Un occasione che è stata annullata dal sangue”.
Per quanto riguarda il cippo in ricordo di Carlo Giuliani ha parlato il presidente di Arci Genova Stefano Kovac: “Quello che è successo diciassette anni fa a Genova è una cosa molto grave che non può essere dimenticata. Il cippo è il segno di quello che è successo e di quello che Amnesty ha definito la piu grande violazione dei diritti umani avvenuta nell’Europa occidentale nel dopoguerra. Per questo deve restare… per la memoria”.