Il questore di Genova oggi ha riferito di avere adottato nove provvedimenti di Daspo urbano per complessivi 12 anni nei confronti di 9 giovani, alcuni appartenenti a frange della tifoseria sampdoriana, a seguito dei fatti avvenuti il 5 settembre dello scorso anno in piazza delle Erbe nei pressi del Gradisca Caffè.
Senza alcuna motivazione, ma con movente di discriminazione razziale, i 9 genovesi, tra cui un minorenne di 17 anni, si resero responsabili di aggressione in danno di un gambiano di 24 anni.
Le indagini svolte dal Commissariato Centro hanno consentito in breve tempo di assicurare alla giustizia tutti i responsabili della grave condotta facendo, altresì, luce sul movente razziale dell’aggressione.
Con i provvedimenti adottati, ai sensi dell’art. 13 bis del D.L. 14\17 come modificato dal D.L. 130\20, modifiche scaturite dopo i gravi fatti accaduti a Colleferro (RM) che causarono la morte di Willy Monteiro Duarte nel settembre 2020, ai destinatari è stata imposta la misura di prevenzione personale del divieto di accesso e stazionamento nei bar, nei pubblici esercizi e nelle loro immediate vicinanze in tutta l’area del Centro storico genovese.
I locali su cui si applica il divieto sono 46 e la misura risulta finalizzata ad evitare problematiche che incidano sull’ordine e sulla sicurezza pubblica.
Si tratta dei primi provvedimenti di questo tipo adottati sul territorio provinciale, così come avvenuto anche in altre realtà territoriali.
Cinque dei giovani coinvolti risultano colpiti da Daspo per reati da stadio o per motivazioni ad essi riconducibili.
La violazione dei divieti comporterà, in caso di accertamento, la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.