“La situazione presso Brignole per i lavoratori Amt è completamente insostenibile, piove dentro ai bagni come sempre, e secondo qualcuno dovremmo aspettare i 4 assi? Cioè dire alla gente tranquilli, tra 2 o 3 anni si rimedierà.
Parliamo poi del discutibile accordo sicurezza, due capolinea presidiati, inoltre individuato un terzo a ponente, noi giriamo regolarmente alla sera e in base a quello che ci riferiscono, nessun presidio da nessuna parte.
Non parliamo poi della presenza a bordo delle forze dell’ordine.
Questa è l’attenzione che l’azienda ha verso i dipendenti?
Sono solo capaci ad emettere sanzioni disciplinari ingiuste e inadeguate e con la stessa sfacciataggine chiedono sforzi al personale in materia di straordinario per garantire il servizio.” Lo dichiara in una nota Roberto Piccardo, segretario regionale Ugl Fna in merito ad Amt.
“Operai che lavorano senza pezzi di ricambio, senza attrezzatura, spesso sotto l’acqua.
Non ci sono veramente parole. Ovviamente a seguito di tutti questi disservizi i quadri o dirigenti hanno avuto promozioni.
Questa è l’azienda che è attenta ai bisogni dei lavoratori.
Poi però per comminare sanzioni disciplinari sono prontissimi e efficienti.
Dare giorni di sospensione per infrazioni stradali già punite dal codice della strada: l’azienda ci mette il carico da 90.
Il nostro segretario nazionale è riuscito a chiedere all’onorevole Gasparri di aiutarci a cambiare l’assurdità del fatto che gli autisti abbiano come luogo di lavoro la rimessa invece del bus. Non vengono riconosciute malattie professionali, non c’è neanche il vincolo della temperatura massima o minima, così come per tutti gli ambienti di lavoro.
L’onorevole si è dato subito disponibile e ha presentato un disegno di legge per far sì che il posto guida diventi il luogo di lavoro.” Prosegue il sindacalista Ugl.
“Chiudiamo l’anno con tanta soddisfazione per il lavoro fatto e con tanti progetti nel cassetto, in primis mettere in campo le nostre idee per risolvere una volta per tutte il problema ferie per il viaggiante.” Conclude Piccardo.