“Ascoltando ieri la conferenza programmatica del centrosinistra, non ho sentito citare la parola donna. Io questa parola la rivendico, lo dico con grande forza perché il mio impegno sarà anche per le donne”.
Ci mette subito il pepe, Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e candidata vicesindaca di Genova, stasera alla presentazione ufficiale con il candidato sindaco Pietro Piciocchi.
“Ho sentito il loro slogan: ‘E’ già domani’. Ma quello che hanno raccontato come programma è l’altro ieri. Sono attività che noi abbiamo portato avanti”, prosegue l’ex assessora regionale.
Che proprio della sua passata attività amministrativa rivendica “i bonus sugli asili nido, i bonus per le babysitter e le badanti, i bonus per i centri estivi. Tutto questo vogliamo che vada avanti per una città che sia sempre più forte, più sicura, più accogliente”.
Ma chi gliel’ha fatto fare, da parlamentare in carica, di impegnarsi in una campagna elettorale così serrata? “Me l’ha fatto fare Pietro Piciocchi, chiedendomelo in maniera molto convincente, me l’ha fatto fare questo senso di squadra che abbiamo e, soprattutto, l’amore per una città che io voglio che vada avanti, continui a crescere e non faccia alcun passo indietro, ma semmai un altro passo avanti. Questo me l’ha fatto fare: un grande senso di responsabilità, una grande disponibilità di impegno e un po’ di concretezza, come penso di aver fatto quando ho amministrato in Regione Liguria. Con Pietro abbiamo fatto insieme già tanto lavoro e so che possiamo continuare a farlo davvero in maniera complementare”.
“Siamo complementari, abbiamo collaborato e ci siamo collaudati in questi anni – ha ribadito Piciocchi – Ilaria Cavo può portare un contributo importante alla città, sia per la sua esperienza, sia per la possibilità di incidere a livello nazionale. Il nostro è un segnale di trasparenza verso gli elettori: a mia memoria un ticket così non si era mai visto. Sarebbe un gesto di lealtà se anche il centrosinistra facesse lo stesso. Apprezzo che sia stata molto rispettata la mia autonomia. Non voglio essere un uomo solo al comando”.