Arriva Matteo Salvini. Pienone alla Zena Fest, inaugurata dal segretario nazionale della Lega Liguria, onorevole Edoardo Rixi, dal commissario cittadino del Carroccio, Alessio Piana, con un intervento del capogruppo alla Camera, onorevole Riccardo Molinari.
Ieri sera l’area in piazza della Vittoria gremita. Sotto e a lato del tendone della Lega si sono riunite circa duemila persone.
Sul palco i “big” della Lega Liguria: da Marco Campomenosi a Francesco Bruzzone, Stefania Pucciarelli, Sara Foscolo, Paolo Ripamonti, Alessandro Piana, Sonia Viale, Stefano Mai, Andrea Benveduti, Franco Senarega, Paolo Ardenti, Alessandro Puggioni, Vittorio Mazza.
Con loro anche il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, molto applauditi dal pubblico.
Bucci, Rixi e Salvini insieme alla folla hanno poi cantato l’inno della genovesità “Ma se ghe pensu”.
Folla in delirio quando il “Capitano” del Carroccio ha chiuso il comizio lanciando merendine dal palco: “No all’aumento delle tasse. Contro il Governo delle poltrone tutti il 19 ottobre a Roma” e ha quindi bevuto un sorso d’acqua: “E’ gassata, la bevo prima che tassino pure questa”.
Poco prima, applausi da spellarsi le mani quando ha commentato la politica del nuovo Governo: “Sbarchi raddoppiati, Conte e Di Maio hanno svenduto i confini. Così come hanno svenduto l’Italia ai poteri forti in Europa”.
Un coro unito quando ha annunciato che, dopo il voto favorevole di Lombardia, Veneto, Sardegna, Friuli, Piemonte e quello previsto oggi in Regione Liguria, si farà il referendum per il maggioritario: “Votare, votare, votare” perché “chi prende un voto in più vince e deve poter governare il Paese. Chi perde non rompa le palle e non pensi di poter accaparrarsi poltrone senza il consenso popolare”.
Salvini ha anche sottolineato: “Mai suicidio di Stato e mai droga di Stato. Noi non lo permetteremo mai”.
Sul clima ha detto: “Greta ha l’età di mio figlio, i ragazzi che si impegnano per un ideale hanno tutta la mia stima, poi le proposte che ne derivano possono essere più o meno condivisibili. Però mi piacciono i sedicenni che ci mettono la faccia, mi piacciono meno i ministri che nel nome dell’ambiente dicono sciocchezze”.
E sulla Gronda di Genova ha attaccato non solo Pd e M5S, ma anche personalmente Beppe Grillo: “Se ne stia nelle sue ville con i suoi soldi. Un Grillo qualsiasi non può fermare le grandi opere, né in particolare un’opera così importante e strategica per lo sviluppo di Genova e dell’intero Paese. Se il Governo dirà no alla Gronda scenderemo in piazza”.
Ecco il fotoreportage della prima serata della Zena Fest, che durerà fino a domenica 29.