Pioggia, freddo e neve, con basse temperature in tutta la Liguria e nel Nord Italia alle soglie di marzo, ma per alcuni è ancora allarme per il cosiddetto “riscaldamento globale”.
Non la pensa così il prof. genovese Paolo Becchi che oggi ha dichiarato: “Siamo alla fine del mese. Ormai il quotidiano ‘la Repubblica’ ci ha abituato a fine mese a scrivere un pezzo sul riscaldamento globale, dicendo che mai c’è stato un mese invernale così caldo e mettendo una foto di belle ragazze in bikini che prendono il sole e fanno il bagno.
Per questo mese non hanno avuto ancora il coraggio di farlo, ma c’è ancora tempo.
A Genova confesso che questo riscaldamento non lo noto. Piove più o meno da una settimana , il cielo e comunque coperto, e la temperatura è gelida.
E il riscaldamento non è quello solare ma dei termosifoni accesi tutto il giorno e chi può anche di notte.
Se vogliamo essere seri, ciò che bisogna dire è che il clima cambia sempre ed è sempre cambiato nella storia del pianeta. Il clima dipende dal sole e dalla nubi. Su questo bisognerebbe puntare l’attenzione. Sole e nubi.
Tutto il resto lasciamolo pure a ‘la Repubblica’ e a quelli (sempre meno) che continuano a leggere quel giornale”.