“Dopo dodici giorni di sofferenze Ugo Venturini, operaio missino, padre di famiglia e volontario di una pubblica assistenza genovese, il primo maggio 1970 moriva dopo una lunga agonia. Invitiamo i genovesi di buona volontà a ricordarlo”.
Lo hanno dichiarato oggi Gianni Plinio e Giorgio Bornacin (ex Msi ed ex AN) nel cinquantenario della morte del 32enne, colpito vigliaccamente a morte durante il comizio a Brignole di Giorgio Almirante.
Plinio: Anpi sì, noi no. Sanzionati 3 giovani che depongono fiori in ricordo di Sergio Ramelli
Per quell’omicidio la procura di Genova non ha mai trovato l’assassino tra i militanti rossi che avevano contestato il segretario del Msi.
“Noi che abbiamo militato al fianco di Ugo nel Movimento sociale italiano – hanno aggiunto Plinio e Bornacin – continuiamo a farlo con immutato affetto e rispetto.
Se non ci fosse stata l’emergenza coronavirus, in tanti ci saremmo ritrovati in piazza Verdi a rendergli un disciplinato omaggio. Lo si farà in altro momento.
Vogliamo, intanto, sperare che se qualcuno, a titolo personale e nel rispetto delle normative, dovesse andare a deporre dei fiori sulla targa di Ugo non sia sanzionato come vergognosamente accaduto a Milano a tre giovani che hanno fatto altrettanto nei pressi della targa dedicata a Sergio Ramelli”.