“Nei prossimi mesi e anni il nostro lavoro aumenterà perché in Liguria stanno arrivando e arriveranno tantissimi soldi da Pnrr e non solo. Bisognerà potenziare i controlli”.
Lo ha riferito oggi il colonnello Maurizio Panzironi, capocentro della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Genova, a margine della presentazione del calendario 2024 nel quale viene illustrata, tra l’altro, la nuova organizzazione territoriale del corpo.
I lavori del nuovo Waterfront della città sono l’immagine scelta per il mese di novembre.
Del resto, l’allarme sulle possibili infiltrazioni mafiose nei lavori per la nuova Diga foranea del Porto di Genova e per l’ampliamento del bacino portuale di Sestri Ponente era già emerso nella relazione semestrale della Dia.
Le associazioni mafiose, poi, potrebbero insinuarsi nell’economia anche attraverso l’usura e l’acquisizione di piccole e medie imprese in difficoltà per la crisi energetica ed economica.
Per questo, gli investigatori della Dia nel 2023 hanno fatto cinque accessi in cantieri, soprattutto a Savona, per la diga foranea e a Vado Ligure per lo spostamento a monte della ferrovia.
Da ultimo ieri in un parcheggio interrato a Sanremo, cantiere che ha un valore di 7 milioni di euro.
I controlli avvengono anche da remoto con migliaia di screening su imprese e lavoratori grazie alle banche dati. In Liguria si conferma preponderante la presenza della ‘ndrangheta.