Era venuto a Imperia con la compagna intenzionato a trascorrere una vacanza e invece si è ritrovato con le manette ai polsi.
Un cittadino polacco, residente in Olanda, di 33 anni era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle Autorità polacche per crimini connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo straniero, infatti, dal 2004 al 2008, si è reso responsabile, nel suo Paese d’origine, di numerosi episodi di spaccio di sostanza stupefacente, anche nei confronti di soggetti minori e, conseguentemente, nel 2010 era stato condannato dalle competenti Autorità polacche a scontare una pena detentiva di 2 anni e 9 mesi.
Il soggetto, però, riusciva a far perdere le sue tracce e, per tale motivo, veniva emesso a suo carico il provvedimento di cattura internazionale che la scorsa notte gli agenti dell’Ufficio Generale Prevenzione e Soccorso Pubblico hanno eseguito.
Il sistema di collaborazione tra gli Uffici di Polizia dei vari Paesi del Sistema Schengen consente, a uno stato membro dell’Unione Europea, di inserire, in delle Banche Dati Europee di Polizia condivise, un ordine di cattura indicante il motivo e la pena da espiare del reo.
I poliziotti, all’atto di un controllo, verificata l’identità e la sua riconducibilità ai resti commessi in Polonia, hanno subito contattato la S.I.RE.N.E, una sala operativa che funziona h 24, con il compito di mettere in collegamento le autorità giudiziarie e di polizia di un Paese con i loro colleghi degli altri stati Schengen al fine di acquisire tutte le informazioni utili sul caso.
All’esito di ulteriori accertamenti il reo veniva quindi tratto in arresto in esecuzione dell’ordine emesso dalle Autorità polacche e associato al carcere di Imperia, ove resterà in attesa della decisione della Corte di Appello di Genova, Autorità Giudiziaria competente a pronunciarsi su tali procedure.