“Uguaglianza nel rispetto di tutti: è questo il tratto distintivo di Sarzana, della sua storia, del suo presente e del suo futuro. Per questo sono davvero molto contento, quale uno degli ultimi atti del mio primo mandato, di essere riuscito a firmare l’atto di nascita di un bambino che da oggi è ufficialmente figlio di due papà e che potrà vivere e crescere nella sua famiglia arcolabaleno inserita nella nostra comunità, a testimonianza dello spirito e della civiltà di una grande città come la nostra”.
E’ il post pubblicato oggi su Facebook dal sindaco uscente di Sarzana, Alessio Cavarra (Pd), che a tre giorni dal voto delle elezioni amministrative di domenica ha già suscitato un vespaio di polemiche in città e sui social network.
Si tratta del primo caso nel Comune spezzino di un bimbo figlio di una coppia omosessuale per il quale nell’atto di nascita è stato annotato accanto al genitore maschio biologico anche il nome del genitore maschio acquisito. Ignoto il nome della madre che ha concesso “l’utero in affitto” per la cosiddetta “gravidanza surrogata”.