In rmerito al perdurare della delicata situazione migratoria, presso la città di confine di Ventimiglia non si arresta l’attività della Polizia di Frontiera, che opera nell’ambito del dispositivo di sicurezza disposto dal Prefetto di Imperia e declinato in ordinanze di servizio emanate quotidianamente dal Questore di Imperia.
Durante l’ultimo weekend, che conclude una settimana nella quale sono stati portati a termine ben 15 arresti, il personale della Polizia di Frontiera di Ventimiglia, ha rintracciato due rapinatori ancora latitanti, che avevano perpetrato tale grave delitto proprio in questa nostra provincia.
Si tratta di un afghano S.H. di anni 35, ricercato da circa tre anni, per aver commesso cinque anni or sono, una rapina aggravata in concorso e lesioni personali aggravate proprio a Ventimiglia.
È stato rintracciato in autostrada mentre rientrava in Italia a bordo di un autobus di linea proveniente dalla Francia. Ora dovrà scontare una pena di oltre 2 anni per il solo reato di rapina ma lo stesso è stato arrestato anche per la violazione del divieto di reingresso, per la quale sarà determinata un’ulteriore pena dal Tribunale di Imperia
L’altro arresto riguarda invece un giovane tunisino, M.J. di anni 20, ricercato perché colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Imperia, a seguito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Imperia, accusato di aver commesso una rapina aggravata nei confronti di un dipendente di un esercizio commerciale imperiese.
Una mattina di circa tre anni fa, con il volto semicoperto, era entrato in un esercizio commerciale minacciando un dipendente con un machete per farsi consegnare l’incasso.
Inoltre, a seguito di perquisizione nella cooperativa sociale ove risiedeva, gli investigatori, avevano rinvenuto altre armi bianche del tipo mannaie da macellaio.
Si è trattato, da come spiega la Polizia, di un soggetto decisamente pericoloso e senza scrupoli nel modus operandi della rapina, compiuta alle prime luci dell’alba, sfruttando l’effetto sorpresa, senza esitare a ricorrere all’uso di un’arma estremamente pericolosa ed impressionante.
Fortunatamente ora è stato assicurato alla giustizia grazie al gioco di squadra tra i vari reparti della Polizia di Stato della provincia di Imperia: da una parte le indagini espletate dalla Squadra Mobile e dall’altra l’attività svolta dalla Polizia di Frontiera che ne ha consentito la cattura.