Il Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia chiude il primo mese di questo anno 2020 con risultati davvero eccellenti, partendo dagli arresti che ammontano a ben 18.
Ancora una volta il personale, diretto dal dirigente Santacroce, ha investito impegno e professionalità nel tanto coinvolgente quanto delicato compito di verifica di persone, documenti e mezzi, lungo tutta la zona confinaria.
Nella vasta zona di competenza della Polizia di Frontiera, sono stati privilegiati i controlli presso i valichi più trafficati e prescelti da latitanti quali l’autostrada e la ferroviaria, senza però tralasciare le zone meno transitate.
In ambito ferroviario sono stati effettuati 8 arresti:
Di questi 6 sono risultati inosservanti a quanto disposto dalla Legge in materia di immigrazione clandestina in quanto hanno fatto rientro in Italia prima che fossero trascorsi i 5 anni previsti.
Il settimo è stato tratto in arresto perché trovato in possesso di documenti falsi mentre l’ultimo, nato a Montecarlo e residente a Nizza, era ricercato dovendo scontare 2 anni di reclusione per ricettazione come da Ordine emesso dalla Procura della Repubblica di Imperia.
In ambito autostradale effettuati 5 arresti:
Tutti controllati all’atto del loro ingresso in territorio nazionale e successivamente tratti in arresto, ovvero: 2 arresti per violazione alla Legge sugli stranieri; 1 colpito da provvedimento di esecuzione dovendo scontare oltre un anno per furto; 1 per detenzione ed uso di falsi documenti.
L’ultimo arresto in barriera autostradale, effettuato proprio il 31 gennaio, è quello di un marocchino 38enne, Rabie Moukhliss. Lo stesso veniva controllato a bordo di un autobus proveniente dal Marocco e diretto a Brescia. Già dalla verifica del passaporto gli Agenti cominciavano a nutrire dubbi sul soggetto, dubbi confermati dai successivi controlli in Banca Dati e riscontri fotosegnaletici effettuati negli Uffici di Piazza Libertà, che permettevano di scoprire che lo straniero risultava colpito da provvedimento di esecuzione di Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica nel 2014, dovendo espiare ben 4 anni e 6 mesi di reclusione per furto aggravato e lesioni personali.
Infine, a seguito di controlli nei pressi del valico di Ponte San Luigi venivano arrestati 3 stranieri.
Due di loro, ricercati in quanto colpiti da ordine di carcerazione, in differenti contesti, dovendo scontare pene legate allo spaccio di sostanze stupefacenti, mentre 1 straniera arrestata a seguito di provvedimenti per furto, ricettazione ed altro.
Tratti infine in arresto a seguito di estrazione dalla Francia: un algerino per ricettazione e riciclaggio e un italiano per aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, per furto aggravato in concorso.