Genova – Saluti discreti oggi ai cronisti per il questore di Genova Orazio D’Anna negli uffici di via Diaz.
D’Anna che era giunto a Genova nell’ottobre del 2021, dopo due anni e quattro mesi, lascia il proprio incarico per raggiunti limiti di età.
Nel suo commiato da Questore ringrazia tutti i giornalisti per quanto hanno collaborato.
Poi ha sottolineato come il lavoro di squadra con gli uomini della Questura, dei Commissariati di tutta la provincia è stato importante, così come è stata importante la collaborazione con le altre Forze dell’ordine.
Il Questore ha ringraziato anche le Autorità Giudiziaria, Civili ed Amministrative, la Polizia Locali di Genova e degli altri comuni, in particolar modo per l’attività nelle periferie.
Saluti e ringraziamenti per la collaborazione anche alle organizzazioni sindacali, sia della polizia, sia di quelle del mondo civile.
“Proprio attraverso le interlocuzione preventive con le organizzazioni sindacali – spiega D’Anna – abbiamo evitato che alcune minoranze oltrepassassero il livello di guardia”.
“Un grazie alla Polizia di Frontiera – prosegue D’Anna – che hanno fatto un grand lavoro sia per il porto, ma anche per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti, per quanto riguarda l’approdo e per quanto riguarda le destinazioni.
Grazie alla Digos che ha effettuato opera di prevenzione, non solo a livello sportivo, anche a livello di antiterrorismo.
Infine i ringraziamenti vanno anche al personale civile che opera nella Questura e dei commissariati della Polizia di Stato.”
“Il 10 aprile – ha aggiunto D’Anna – si svolge la festa della Polizia di Stato durante la quale verrà stilato il bilancio di quanto è stato fatto durante l’anno.
Ora non darò i numeri delle operazioni, ma mi preme ricordare che c’è stato un aumento dei provvedimenti per le violenze domestiche o per gli allontanamenti dalla famiglia.
In aumento anche i provvedimenti di Avvisi Orali, i Fogli di Via Obbligatori e i Daspo urbani.
Si tratta di provvedimenti che hanno permesso di tenere lontani certi elementi da locali pubblici o discoteche e permettere uno svolgimento naturale della vita sociale e della movida.
Sono stati un centinaio i Daspo sportivi, non solo per le tifoserie locali, ma anche per quanto riguarda quelle ospiti, sia per il capoluogo, che per la provincia.
Diverse le operazioni contro la criminalità comune, ma anche contro quella organizzata di stampo mafioso”.
“Ci tengo a ringraziare il settore ‘Pas’ che ha funzionato anche grazie all’impegno degli agenti preposti.
Il Pas ha operato a pieno regime, per quanto riguarda il rilascio dei permessi di soggiorno, ma anche applicando i decreti di espulsione con accompagnamento alla frontiera o al Cpr.
L’ufficio che si occupa del rilascio dei passaporti è stato messo sotto pressione subito dopo la fine della pandemia. Il rilascio dei passaporti si è quintuplicato anche grazie agli ‘Open day’ o tramite metodiche appropriate quali quelle con accesso programmato online”.
D’Anna è entrato in Polizia nel 1985 così dopo 25 anni a Milano, poi a Livorno, Ferrara, Chieti, Bolzano, L’Aquila ed infine Genova, dal 1 marzo, andrà “in quiescènza”.
Il questore saluta Genova, una “bella città e nella quale ritornerò come turista” per andare nella “sua” Milano dove ha vissuto per “un quarto di secolo” e dove cercherà di fare tutte le cose che faceva da giovane e “magari a riprendere a suonare il sassofono”.
Dal primo marzo in Questura arriva la prima donna Questore di Genova, Silvia Burdese, 59 anni, originaria di Cuneo e laureata in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma.
Silvia Burdese arriva dalla direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale della polizia di Stato dove è stata consigliere ministeriale. In passato ha diretto le questure di Modena e La Spezia. L.B.