Sono 54 le patenti ritirate. C’è anche chi ha tentato la fuga (a piedi)
La Polizia locale ha avviato dei serrati controlli contro la guida in stato di ebbrezza. In 11 giorni, nelle giornate del 21- 22 maggio e in quelle dal 28 maggio al 6 giugno sono stati effettuati 1.547 test impegnando 15 pattuglie.
I controlli sono stati effettuati in piazzale Kennedy, corso Saffi, via D’Annunzio, corso Italia, via di Francia, via Merano e Lungobisagno Istria in orario serale, tra le 20 e l’una di notte. Sono state 21 le sanzioni amministrative elevate, 29 quelle penali (concentrazione di alcol nel sangue superiore a 0,81 grammi/litro).
Sono 54 le patenti ritirate
In particolare sono state ritirate 21 patenti per l’Art 186 comma 2 lett. A (da 0,5 a 0,80 g/l). Sono previsti: sanzione amministrativa da Euro 543.00 a Euro 2.170,00, il ritiro della patente per la conseguente sospensione da 3 a 6 mesi, 10 punti.
In seguito alla violazione dell’Art 186 comma 2 lett. B (da 0,81 a 1,5 g/l), sono state 24 le patenti ritirate.
In questo caso sono previsti: una sanzione di carattere penale (ammenda da Euro 800 a Euro 3.200 e l’arresto fino a 6 mesi), il Ritiro immediato della patente per la conseguente sospensione da 6 mesi ad un anno (o revoca in caso di reiterazione nel biennio o in caso di conducente che provoca un incidente stradale), 10 punti.
Sono state 5 le patenti ritirate per violazione dell’Art 186 comma 2 lett. C (oltre 1,5 g/l). In questo caso sono previsti: una sanzione di carattere penale (ammenda da Euro 1.500 a Euro 6.000 e l’arresto da sei mesi a un anno), il ritiro immediato della patente per la conseguente sospensione da uno a due anni, 10 punti, sequestro per confisca veicolo se il conducente è anche il proprietario del mezzo.
Si applica questo comma anche in caso di rifiuto di sottoporsi alla prova.
Infine sono state 4 le patenti ritirate per la violazione dell’Art 186 bis, riguardo i minori di 21 anni, neopatentati, conducenti professionali che devono essere ad alcol 0.
Sono state accertate anche 11 sanzioni per inosservanza all’orario del coprifuoco dalle 23,00 e ulteriori 51 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, 2 sanzioni per ubriachezza manifesta ed una sanzione per pubblica bestemmia.
Un tentativo di sottrarsi al controllo
Nel corso dei servizi mirati al contrasto della guida sotto l’influenza dell’alcool, c’è stato anche chi, alla vista degli agenti, ha tentato di sottrarsi al controllo in maniera rocambolesca quanto infruttuosa.
È il caso di un giovane conducente di un’auto che stava percorrendo corso Italia verso levante, che, viste le pattuglie e conscio di non avere alcuna via di uscita vista la presenza dello spartitraffico, fermava il veicolo una trentina di metri prima degli agenti e si dava alla fuga in direzione di via Rimassa.
Gli agenti accortisi di ciò si ponevano all’inseguimento e, senza perderlo mai di vista, riuscivano a fermarlo in corso Torino. Appariva subito chiaro agli agenti lo stato di alterazione dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche aggravato dallo status di neopatentato che sottoponeva il conducente al cosiddetto regime “alcool zero”.
Il ragazzo, non pago, tentava comunque di chiedere il differimento degli accertamenti etilometrici esigendo che fosse atteso l’arrivo dell’avvocato che aveva contattato e che stava arrivando.
A tal riguardo è utile precisare che alla luce delle disposizioni degli articoli 354 e 356 del Codice di Procedura Penale, il conducente sottoposto ad accertamento alcolemico deve essere avvisato della facoltà di farsi assistere da un difensore, ma ciò non comporta che gli agenti debbano attendere l’arrivo del difensore eventualmente nominato per procedere all’effettuazione del test.
Proprio per tale motivo, gli operatori procedevano al controllo del tasso alcolemico, riscontrando risultanze comprese nella fascia tra 0.8/1.5, con rilievo penale.
Il giovane veniva pertanto denunciato per la guida sotto l’influenza dell’alcool e contestualmente gli veniva ritirata la patente.
Trattandosi di un neopatentato il Giudice potrà decidere per un’ammenda da 1.066,67 a 4.800 euro e arresto fino a 9 mesi. Rischia anche la sospensione della patente da 8 mesi ad 1 anno e mezzo.