“Ci preme ringraziare il Collega Roberto Traverso, rappresentante del ‘Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza’ per la ‘solidarietà’ dimostrata dal suo volantino che durante la lettura esprime il viso del firmatario con un sogghigno, ma si ritiene opportuno e doveroso e necessario proporre alcune precisazioni: i ‘Viggili Urbani’ (è stato scritto proprio con due g, ndr) non esistono più dal 1986; lo ‘spreco’ di cui parla quale sarebbe?; mantenere la sicurezza del Centro storico genovese – non serve a quello la Polizia di Stato?”.
Comincia così la “lettera aperta” inviata oggi da Claudio Musicò (storico sindacalista del Diccap-Sulpl che rappresenta la maggioranza degli agenti di Polizia Locale) a Roberto Traverso (segretario genovese del Siap, sindacato di area di sinistra che rappresenta una minoranza di agenti della Polizia di Stato) il quale su Fb ha insistito nell’attaccare il cambio di rotta della giunta Bucci per portare avanti la lotta al degrado e all’illegalità, anche attraverso maggiori controlli sul territorio e utilizzando nuovi strumenti legislativi come l’ordinanza anti alcol nel Centro storico e Sampierdarena:” A Genova si svilisce la professionalità della Polizia di Stato. Spreco di poliziotti per fare i ‘bodyguard’ alla Polizia Municipale. Emerge la mancanza di autorevolezza dirigenziale del reparto Prevenzione crimine Liguria”.
“Si sottolinea – ha aggiunto il Diccap-Sulpl rispondendo per le rime al Siap – che non solo la Polizia di Stato accompagna la Polizia Locale per far rispettare un’ordinanza che il decreto Minniti prevede e della quale i Sindaci possono avvalersi senza violare alcunché, ma anche l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Tutti contribuiscono giornalmente non a difesa dei ‘Viggili’ ma in collaborazione con la Polizia Locale, nel rispetto delle proprie funzioni.
Ad oggi non hanno avuto obiezioni in merito. Anzi, a detta dei Colleghi che ogni giorno sono impegnati sul campo a difesa della legalità, tutti risultano soddisfatti da questa nuova sinergia creata da un tavolo tecnico in Questura e sicuramente non istituita da Enti Locali in maniera anacronistica.
Inoltre, la ringraziamo per i suoi riferimenti normativi e per la scoperta del suo ricorso al Tar della Liguria, ricordandole che, per la Legge Nazionale, siamo Dipendenti Comunali senza le garanzie e le tutele riservate agli altri Operatori di Polizia e, pertanto, nemmeno in questo frangente possiamo essere equiparati.
Pensiamo infine di poter far valere le nostre ragioni ed i nostri diritti nelle sedi opportune, senza il ghigno mai scritto ma nemmeno mai disdegnato in passato dal Sindacato che rappresenta”.