Sopralluogo stamane sui resti del ponte di Albiano, tra Toscana e Liguria, del pm della procura di Massa incaricato delle indagini sul crollo del viadotto sul Magra avvenuto l’altroieri.
Solo a causa delle restrizioni per l’emergenza coronavirus non è avvenuta una tragedia.
Al sopralluogo sul luogo del disastro hanno partecipato anche i consulenti che fanno parte della commissione d’inchiesta nominata dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
“Facciamo i sopralluoghi per cercare di capire i motivi che hanno originato il crollo del ponte – ha spiegato il sostituto procuratore – per il momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti per crollo colposo e lesioni.
Le osservazioni dirette sono molto utili e abbiamo già individuato alcuni punti dove potrebbe essere avvenuto l’innesco del crollo.
Abbiamo visto i filmati che hanno fatto i vigili del fuoco con i droni, gli stessi apparecchi utilizzati per il crollo del Ponte Morandi a Genova. Stiamo acquisendo tutta la documentazione, andiamo avanti”.
Nel novembre scorso i cittadini avevano segnalato una grossa crepa sul ponte. Poi vi era stato un sopralluogo dei tecnici Anas. L’altroieri è crollato.
“Il carteggio tra Comune e Anas? E’ l’ultima cosa che acquisiremo – ha spiegato il magistrato inquirente – noi guardiamo prima i dati, i progetti, i lavori, e tutto quello che è stato fatto prima. Le ipotesi rimangono tali finché non vengono verificate”.