“Vogliamo fare in modo che in 30 giorni sia pronto il piano per avviare la fase della demolizione del Ponte Morandi”.
Lo ha dichiarato ieri il commissario per l’emergenza e presidente della giunta regionale Giovanni Toti, dopo il vertice con il sindaco Marco Bucci e l’ad di Società Autostrade Giovanni Castellucci.
“Da quel momento – ha aggiunto Toti – servirà un giorno per abbattere il moncone est anche con l’uso di esplosivo e con la demolizione di circa 150 alloggi. Serviranno poi una ventina di giorni per togliere il moncone ovest con l’uso di gru e lo smontaggio pezzo per mezzo, senza alcun crollo. Due gru lo smonteranno in 20 giorni”.
In altre parole e “se tutto fila liscio” il Ponte Morandi sarà abbattuto entro fine ottobre.
L’amministratore delegato di Società Autostrade ieri ha scelto di non incontrare i giornalisti, ma in una nota l’azienda ha annunciato che “la riunione con il presidente Toti e il sindaco Bucci è stata molto costruttiva, come tutte le precedenti, e segna un passo in avanti importante e concreto per aiutare Genova ad affrontare le sue emergenze, nel profondo rispetto del dolore di tutte le famiglie colpite dalla tragedia e delle sofferenze dell’intera comunità genovese”.
Poi l’annuncio: “Su richiesta del presidente della giunta regionale, abbiamo condiviso un’estensione della gratuità dei pedaggi nell’area genovese, ulteriore rispetto a quella che era stata inizialmente decisa. Le modalità saranno comunicate nel dettaglio entro la giornata di domani”. Ossia oggi.
Toti e Bucci hanno inoltre inviato una missiva al premier Giuseppe Conte per “suggerire un provvedimento di legge ad hoc” per avere nuovi fondi.