GENOVA. 21 SET. La Commissione Mobilità e Traffico dell’Automobile Club di Genova, ad un mese dal tragico crollo del Ponte Morandi, si è riunita per mettere a fuoco idee e proposte per soluzioni alternative al viadotto della Valpolcevera, in particolare in questo momento critico per la città.
“Ci sembra doveroso evidenziare la reazione seria, propositiva e unanime dei genovesi: sia gli Enti che i cittadini”, nota il Presidente G.B. Canevello. “Un particolare ringraziamento va rivolto ai Vigili del Fuoco, a tutte le Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile e a tutti i volontari che si sono prodigati con immediatezza ad affrontare una situazione tanto tragica. Le responsabilità certamente ci sono a diversi livelli ed è giunto il tempo che si avvii un processo di valutazione e di successivo intervento di ripristino ai massimi livelli di sicurezza perché milioni di automobilisti percorrono quotidianamente la rete viaria urbana, extraurbana ed autostradale garantendo lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”.
Maurizio Scajola, Presidente della Commissione, composta dai rappresentanti di Comune di Genova, Camera di Commercio, Autorità di sistema del mar Ligure Occidentale, Amt, Aiit e Università di Genova, espone le priorità condivise nell’ultimo incontro. “Assoluta priorità va agli interventi per ripristinare e facilitare la mobilità portuale. Il Porto è la maggior risorsa economica delle città e della Liguria e in questa ottica bisogna facilitare la movimentazione dei mezzi pesanti. Condividiamo il fatto che il nuovo ponte debba essere bello e soprattutto sia ricostruito al più presto. In questa fase riteniamo giusto che la mobilità privata non debba essere facilitata. Riteniamo inutile l’autostrada gratuita mentre è giusto che ci siano autobus gratuiti con particolare riferimento alla Valpolcevera così come corsie riservate a mezzi pubblici e di soccorso”.
Anche recentemente la Commissione Mobilità e Traffico dell’Automobile Club Genova ha presentato uno studio concreto di fattibilità sulla realizzazione di una rete tramviaria cittadina.
Norme di buon senso, in un momento così difficile. Ma anche capacità di guardare in prospettiva per dotare Genova e la Liguria di opere infrastrutturali all’altezza. “La “Gronda” Voltri-Rivarolo è urgente e non può essere ulteriormente ostacolata”, spiega Maurizio Scajola, Presidente della Commissione Mobilità e Traffico dell’Automobile Club di Genova. “Siamo stati fermi per troppo tempo. Oltre alla gronda occorrono due essenziali nuovi investimenti: la costruzione dell’autostrada Albenga-Carcare-Predosa che solleverebbe l’attuale tratta dell’autostrada da Albenga a Genova dal traffico pesante e leggero che dall’ovest Europa (Portogallo–Spagna–Sud Francia) vuole raggiungere il Piemonte collegandosi a Carcare con la Savona-Torino e la Lombardia collegandosi a Predosa con la Voltri-Gravellona. Ne trarrebbe grande vantaggio l’attività turistica oggi penalizzata da un flusso di veicoli (nei giorni d’estate e sempre nei week-end) che dal Nord del nostro Paese raggiungono la Riviera e viceversa. Con il vantaggio anche per i mezzi pesanti costretti nei giorni feriali a continui stop and go. E poi il raddoppio della ferrovia a Ponente, da Andora a Finale.
L’investimento consentirebbe di trasferire una parte importante del traffico merci dalla strada alla ferrovia per il tratto da Ventimiglia a Genova. Utilizzando vagoni a pianale basso disposti come un nastro sul quale gli autotreni scorrono fino a riempirlo e arrivati a destinazione, staccata la motrice, scendono facilmente. Queste opere sono necessarie per la crescita della nostra economia e sono urgenti. Non una, tutte! Il ponte era bello, ne faremo uno migliore, ma bisogna fare presto”.