Azioni di tutela delle vittime proseguono, chiamato in causa anche il Ministero dei Trasporti
“Ci mancherebbe si debba ringraziare chi, come l’ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci e gli altri nove imputati nel processo per il crollo del ponte Morandi, ha deciso di risarcire parzialmente alcune parti civili”. A dichiararlo il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, intervenendo sul caso della transazione in favore di alcune parti civili.
“Prendiamo decisamente le distanze da quelle dichiarazioni che, ipocritamente e senza senso del pudore, notiziano che un gruppo di legali si sono ‘accordati con alcuni imputati’ a causa dei reiterati rifiuti di Aspi nel riconoscere proprie responsabilità risarcitorie per i danni subiti dai cittadini residenti coinvolti nel crollo del ponte” – aggiunge Melluso.
Assoutenti, dopo aver riunito il proprio collegio di presidenza, ha preso oggi la decisione di fare muro: fermi i risarcimenti parziali ottenuti e dovuti in sede di transazione con alcuni imputati, le responsabilità di Aspi e quelle del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (per le omesse verifiche) rimangono, e per questo l’associazione è pronta ad avviare le azioni civili per aiutare i danneggiati ad ottenere il risarcimento integrale di tutti i danni subiti, se Aspi e Ministero si ostineranno a non rispondere alla richiesta di apertura di un tavolo di conciliazione e alle centinaia di diffide ricevute.
“Aspi e MIT, nonostante la nuova gestione della società e gli sforzi messi in campo da entrambi sul tema della sicurezza devono rispondere, al di là di chi li rappresenta pro-tempore, ai soggetti danneggiati che attendono giustizia per quanto hanno dovuto subire” – conclude il presidente Gabriele Melluso.