“Palestra, piscina e riqualificazione del porticciolo di Nervi? Tutto ‘bello’. Peccato che dietro le belle parole si nascondano tre mega torri residenziali, un supermercato, parcheggi sotterranei, nuovo consumo di suolo e colate di cemento nel porticciolo”.
Lo hanno dichiarato nei giorni scorsi il consigliere regionale Marco De Ferrari e la consigliera comunale Maria Tini (M5S).
“Stando ai progetti illustrati – hanno aggiunto De Ferrari e Tini – attorno alla palestra in fondo a via del Commercio al posto dell’ex Aura, sorgeranno tre nuove mega torri cilindriche residenziali da 9000 mq… richieste da nessuno.
Insieme alla piscina, in zona Campostano, spunterà un nuovo, anzi l’ennesimo inutile supermercato.
In un mercato ormai saturo e in forte sofferenza, i clienti si spostano, non se ne generano di nuovi e si incrementano i debiti degli esercenti già esistenti.
In più, Nervi perderà altro suolo, perché la piscina non verrà costruita sul costruito, ma al posto di orti storici a pochi passi alla Seicentesca chiesa di San Siro, scavando pure per decine di metri in profondità e gettando nuovo cemento per creare due piani di parcheggi sotterranei.
Storia identica e già sentita per il folle caso dello Champagnat in Albaro, dove sarebbe prevista una nuova piscina con annesso supermercato e parcheggi interrati in una zona già satura di media distribuzione.
Con la riqualificazione del porticciolo sono previsti poi vari interventi invasivi, come il prolungamento del molo verso il largo con effetti ancora da valutare sulle praterie di Posidonia antistanti al porticciolo e facenti parte di un complesso di delicatissime aree Sic (Siti di interesse comunitario).
Così facendo, Nervi perde l’occasione di vedersi rinaturalizzata l’area interna di intervento, dove sarà demolita la piscina, senza possibilità di riallinearsi alla naturale meravigliosa linea paesaggistica storica, perché verrà riversato altro cemento.
I costi? Ingenti. Il tutto per oltre 5 milioni di euro: un finanziamento della Regione Liguria a debito (l’ennesimo mutuo della Giunta Toti!) di quasi 3 milioni e ulteriori 2,5 milioni provenienti dal patto per Genova.
Come MoVimento 5 Stelle chiederemo una lunga serie di audizioni, a partire dalle associazioni ambientaliste, sportive e tutti i comitati.
Esiste la possibilità di mettere un vincolo comunale all’acquirente sul progetto da eseguire e che dipende dalle scelte del Comune. È ovvio che il privato che acquista propone la cosa più semplice: un supermercato.
Intanto la scritta Basko (tra i grandi sponsor di Euroflora della primavera scorsa all’interno dei Parchi di Nervi, evento che ha costretto il Municipio per i 100 lunghissimi giorni seguenti a cintare gli storici prati, diventati secchi e glabri a causa del calpestio e delle installazioni), continua a campeggiare enorme, dipinta sul molo di Nervi, da circa 9 mesi.
Una scritta che ha visto anche una giusta protesta da parte di Legambiente a inizio luglio scorso sotto lo slogan #MoloNoLogo”.