Luigi Ferraro (Quarto dei Mille, 3 novembre 1914 – Genova, 5 gennaio 2006) fu un ufficiale della Marina Militare e pioniere della subacquea italiana, conosciuto e rispettato in tutto il mondo.
Prestò servizio come palombaro nella Xª Flottiglia MAS della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale e fu decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, avendo affondato da solo tre navi nemiche.
Il consiglio comunale di Genova la prossima settimana discuterà la proposta di intitolare il porticciolo di Nervi all’Eroe e imprenditore genovese, ex collaboratore di Cressi Sub e fondatore di Tecnhisub.
L’illustre genovese, amato dai suoi concittadini come all’estero, aveva infatti dedicato tutta la vita da civile allo sviluppo delle attività subacquee di cui, a livello internazionale, è considerato un pioniere.
Tra le altre cose, quando Jacques-Yves Cousteau fu eletto presidente della Confederazione mondiale attività subacquee, Luigi Ferraro ne diventò il vice presidente.
Plinio a Bucci: un onore per Genova intitolare porticciolo di Nervi a Luigi Ferraro
Partito Comunista: no a intitolazione porticciolo di Nervi a Luigi Ferraro
A Genova fu il primo a organizzare una scuola per sommozzatori civili professionisti per conto del Ministero dell’Interno e ai suoi corsi si formarono generazioni di appartenenti a Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Esercito, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato.
Oggi, però, i rappresentanti di Anpi e Cgil hanno protestato, chiedendo al sindaco Marco Bucci di non accogliere la proposta di intitolazione del porticciolo di Nervi all’Eroe e imprenditore che diede lustro e portò in tutto il mondo il nome di Genova.
“L’intenzione – hanno dichiarato – di alcuni esponenti della maggioranza di centrodestra, di intitolare il porticciolo a Luigi Ferraro, che prima di essere un noto imprenditore e dirigente sportivo è stato un esponente della Repubblica Sociale, è sconcertante e inquietante allo stesso tempo. Sarebbe una cosa divisiva e offensiva. Una provocazione che non possiamo accettare”.
Da Wikipedia: “Il 26 aprile 1945 Ferraro fu contattato dal locale CLN affinché il Gruppo Gamma collaborasse ad impedire ad una colonna tedesca in ritirata di far saltare il Lanificio Luigi Marzotto & Figli.
Ferraro si prestò e, dopo aver contattato il comandante tedesco venne a conoscenza del fatto che i partigiani avevano attaccato la colonna in ritirata provocando un ferito e pertanto intendevano distruggere i lanifici Marzotto per rappresaglia.
L’ufficiale tedesco si dichiarò disposto a rinunciare alla rappresaglia in cambio del libero passaggio così Ferraro si recò in divisa della “Decima a trattare con i partigiani il passaggio della colonna.
L’operazione andò a buon fine e si ripeté pochi giorni dopo quando una nuova colonna tedesca, attestatasi a Cornedo, reclamava degli ostaggi per garantirsi il libero transito.
Anche in questo caso, con la mediazione di Ferraro la situazione si sbloccò.
Nel frattempo, Ferraro faceva rientrare alle proprie abitazioni i propri marò facendoli dotare di lasciapassare della Brigata partigiana Stella”.