Trent’anni di Porto Antico: 15 maggio 1992 – 15 maggio 2022.
Il 15 maggio 1992 si era dato il via all’Expo per i 500 anni della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo e quindi veniva aperto l’Acquario di Genova.
Secondo il prof. genovese Francesco Gastaldi, docente universitario in Urbanistica all’Università IUAV di Venezia “Il 15 maggio 1992 con l’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale ‘Cristoforo Colombo: la nave e il mare’ si era avviata una stagione importante e forse irripetibile per Genova.
Infatti, con l’apertura alla città dei moli storici e dell’Acquario, si era dato il via a un percorso di interventi di recupero a funzioni urbane, durato per almeno un quindicennio, coinvolgendo aree a forte valenza rappresentativa e simbolica, luoghi ed edifici caratterizzanti l’immagine veicolata all’esterno, riferimenti identitari della memoria storica e iconografica.
Con il 1992 avevano trovato concreta realizzazione una serie di progettualità maturate dalla metà degli anni Ottanta, quando Regione Liguria, Comune di Genova e CAP (Autorità portule) avevano siglato il “Protocollo di intesa” che sanciva la dismissione dell’area del Porto Antico per recuperarla ad usi turistici e diportistici.
In questo ambito, l’Acquario è il motore principale della ridefinizione del waterfront in chiave di fruizione turistica e legata al tempo libero.
Le azioni, politiche ed interventi che si sono succedute dal 1992 in poi, comprese le realizzazioni per gli altri due grandi eventi: il vertice G8 del 2001 e per Genova2004 Capitale Europea della cultura, hanno contribuito a mettere in luce e a ‘svelare’ risorse nascoste e spesso ignote ai genovesi (patrimonio storico-culturale, ambiente portuale) e a far capire come queste potessero diventare motore di nuove occasioni di sviluppo economico.
Forse non tutti ricordano che Genova non era una città turistica. Lo è diventata a poco a poco. Le azioni che sono state intraprese sotto la regìa pubblica hanno innescato processi di riqualificazione e di miglioramento della qualità urbana e di nuova offerta territoriale per i visitatori.
Il binomio Waterfront-Centro storico per un quindicennio (1992-2007) ha innervato le principali scelte strategiche, non solo in termini urbanistici, ma anche di ridefinizione complessiva dell’immagine della città, partendo dal presupposto di intervenire nella parte del tessuto urbano più ricca di potenzialità, solo in parte sfruttate.
Waterfront e Centro Storico visti come un giacimento di risorse per definire nuovi processi di crescita in epoca post industriale.
Il recupero del fronte mare e le operazioni di manutenzione nel Centro storico, hanno portato gli abitanti verso un cambiamento di atteggiamento nella percezione della propria città con crescita del senso di appartenenza e di rafforzamento degli elementi identitari attraverso la ritrovata fruibilità delle funzioni collettive e di rappresentanza.
Inoltre, l’immagine di Genova vista da fuori è apparsa non più solamente legata all’industria, spesso vista chiave statica o di decadenza”.