Quattrocento pannelli fotovoltaici, destinati a un Paese dell’Africa occidentale, sono stati bloccati al terminal di Prà del Porto di Genova.
Lo hanno comunicato oggi i funzionari dell’Agenzia delle Dogane.
Il materiale era in un container che stava per essere imbarcato.
Due gli amministratori di aziende lombarde denunciati per falsa dichiarazione di recupero e illecita commercializzazione e esportazione di rifiuti speciali.
La merce, derivante dalla dismissione e sostituzione di pannelli solari da un impianto del nord-Italia, non è risultata conforme alla normativa statale in materia di gestione e spedizione di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
I pannelli fotovoltaici, ritirati come rifiuti, presentavano saldature difettose che ne provocavano il surriscaldamento con rischio incendio.
Per il riutilizzo di moduli fotovoltaici usati o la loro esportazione, occorre che su ciascuno sia apposto saldamente il relativo test-report di funzionamento e che la merce sia protetta con adeguati imballaggi. Queste condizioni di legge, indispensabili per qualificare la merce come usata piuttosto che come rifiuto (RAEE), non erano state rispettate.
La merce è stata ritirata dall’esportatore che ora dovrà smaltirla legalmente a proprie spese.