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Porto di Genova, 400 pannelli fotovoltaici con saldature difettose: 2 milanesi denunciati

Dogane bloccano in porto 37 tonn. di rifiuti elettronici
Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane (foto di repertorio)

Quattrocento pannelli fotovoltaici, destinati a un Paese dell’Africa occidentale, sono stati bloccati al terminal di Prà del Porto di Genova.

Lo hanno comunicato oggi i funzionari dell’Agenzia delle Dogane.

Il materiale era in un container che stava per essere imbarcato.

Due gli amministratori di aziende lombarde denunciati per falsa dichiarazione di recupero e illecita commercializzazione e esportazione di rifiuti speciali.

La merce, derivante dalla dismissione e sostituzione di pannelli solari da un impianto del nord-Italia, non è risultata conforme alla normativa statale in materia di gestione e spedizione di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

I pannelli fotovoltaici, ritirati come rifiuti, presentavano saldature difettose che ne provocavano il surriscaldamento con rischio incendio.

Per il riutilizzo di moduli fotovoltaici usati o la loro esportazione, occorre che su ciascuno sia apposto saldamente il relativo test-report di funzionamento e che la merce sia protetta con adeguati imballaggi. Queste condizioni di legge, indispensabili per qualificare la merce come usata piuttosto che come rifiuto (RAEE), non erano state rispettate.

La merce è stata ritirata dall’esportatore che ora dovrà smaltirla legalmente a proprie spese.