Nei guai un passeggero ed una guardia giurata
Ieri mattina, giovedì 2 agosto, in seguito alla segnalazione delle guardie giurate nei controlli sanitari in imbarco sul traghetto per il Marocco circa la presentazione da parte di un passeggero di una possibile certificazione falsa, attestante la negatività di un tampone Covid 19, sono intervenuti sul posto agenti della polizia di Frontiera.
Gli agenti, dopo le indagini del caso, hanno appurato la falsità del documento, ma non solo.
Le indagini hanno evidenziato come lo stesso passeggero, era già stato respinto una prima volta presentando un regolare e recente greve pass ma privo della richiesta certificazione.
Si era, così, rivolto ad un operatore in divisa di una società di vigilanza operante nell’area portuale che, dietro il compenso di 40 euro, gli avrebbe in pochi minuti trovato la falsa certificazione con cui, poco dopo, lo stesso si sarebbe ripresentato ai controlli. I guardiani giurati insospettiti dalla ristretta tempistica di ripresentazione del green pass, allertavano la polizia.
Le successive indagini di Polizia giudiziaria, inoltre, permettevano d’individuare e denunciare due persone per “corruzione di incarico di pubblico servizio” e “falsità materiale in atto pubblico in concorso” oltre a sequestrare il denaro provento dell’illecita transazione e dei rispettivi apparati radiomobili nei quali era stato rinvenuto in formato elettronico il falso tampone negativo.