Genova – “Da anni chiediamo che venga ridisegnato il rapporto tra la città e il porto. Ma ridisegnarlo non significa decidere senza passare dalla condivisione con i cittadini. Che andrebbe fatta a monte e non a valle della presentazione di un plastico, che a ben vedere riassume le decisioni prese senza confrontarsi con chi quei territori li vive. Quello che sta facendo il sindaco Bucci certifica quanto l’Aula consiliare sia stata del tutto svuotata: i genovesi non hanno più voce in capitolo”.
A dichiararlo il capogruppo comunale del M5S Fabio Ceraudo criticando le progettualità portuali ritenute “lesive dei diritti dei genovesi, che si vedono continuamente togliere spazi in nome di un’abbuffata privata targata, tra le tante, Spinelli, Aponte e Autostrade per l’Italia. Tutti, fuorché i cittadini, traggono vantaggi dal tombamento del Ponente e del suo mare, e in particolare di San Pier d’Arena. Tante le domande cui la destra genovese non vuole rispondere. Ad esempio: serve davvero un nuovo, ulteriore bacino per le costruzioni navali al posto di Porto Petroli? Abbiamo la netta sensazione che Bucci si sia dimenticato di essere prima di tutto il sindaco dei genovesi, ruolo che dovrebbe onorare tutelando gli interessi di tutti i cittadini, che da tempo chiedono politiche capaci di salvaguardare il loro diritto alla salute e alla qualità della vita”.
“Il Comune – prosegue Ceraudo – si arroga il diritto di presentare un progetto scavalcando l’articolo 118 della nostra Costituzione, secondo cui: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
“Ricordiamo a Bucci che sono organi di governo del Comune: il Consiglio, la Giunta e il Sindaco. Il Consiglio è il massimo organo istituzionale rappresentativo della collettività locale in quanto eletto direttamente dal corpo elettorale, cui spettano funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente locale”. Quindi, quello che oggi Bucci presenta a Tursi non è il progetto dell’amministrazione comunale, ma un progetto personale che strizza l’occhio agli interessi privati di chi lo sostiene”, aggiunge il pentastellato del Municipio VII Ponente Massimo Currò.
“Al plastico di Bucci, noi risponderemo scendendo nuovamente in piazza: ribadiamo ancora una volta l’assoluta contrarietà del Ponente a scenari di ampliamento del porto con tombamenti e nuove pericolose servitù, come i Depositi chimici, di cui francamente il territorio non sente il bisogno”, concludono i portavoce del M5S Genova.