La Guardia di finanza avrebbe trovato nel magazzino della tabaccheria del sindaco di Portofino, Matteo Viacava, quasi un centinaio di borse griffate ritenute contraffatte.
Il primo cittadino di Portofino è, così, finito nel registro degli indagati con l’accusa di contraffazione e di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi”.
A riportarlo i due quotidiani La Repubblica e Il Secolo XIX.
Nel tabacchino sarebbero state esposte una borsetta griffata Fendi, una di Chanel e una pochette di Louis Vuitton al prezzo di complessivi 75 euro.
Il tutto, con tanto di foto, sarebbe partito da un articolo de Il Fatto Quotidiano.
Dopo l’articolo i finti capi firmati sarebbero spariti dalla vetrina ma i finanzieri della Tenenza di Rapallo hanno trovato la merce contraffatta in un locale adiacente.
Lo stesso Viacava aveva dichiarato di non occuparsi del negozio di famiglia, data la sua carica amministrativa, ma risulta il legale rappresentante dell’attività.
Dopo l’uscita della notizia delle borse sul quotidiano, Ferruccio Sansa, in consiglio regionale, aveva anche chiesto le dimissioni di Matteo Viacava.
“Di solito sono i senegalesi a vendere le borse taroccate. A Portofino è il sindaco”, avevano commentato i consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi.
“Ormai in Liguria circola questa battuta perché secondo il Fatto Quotidiano il sindaco Viacava vende ai turisti merce contraffatta, a due passi dal Comune che amministra”, continuano i consiglieri.
“Una borsetta griffata Fendi, una di Chanel e una pochette di Louis Vuitton a 75 euro. Quando a vendere le borse false per strada sono degli immigrati ecco piombare le forze dell’ordine a riempire verbali, denunce e provvedimenti di espulsione. Ma quando, stando a quanto scrive ‘il Fatto’ con tanto di fotografie, lo fa addirittura il sindaco? Per di più il sindaco che rappresenta Portofino, comune simbolo del lusso; Portofino dove, ironia della sorte, vengono in vacanza i proprietari di alcune delle griffe in questione…”
Dopo la denuncia sul giornale e le dichiarazioni di Sansa in consiglio regionale, si sono mossi i militari di Rapallo.
Sembra, però, almeno per il momento che, griffes famose, presenti con negozi, nel noto borgo marinaro, non abbiamo sporto ancora denuncia, come avviene di solito in questi casi.