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Possibile stop di un terzo del gas russo per l’Ue

Possibile stop di un terzo del metano russo per l’Ue
Possibile stop di un terzo del metano russo per l’Ue

L’Ucraina starebbe per bloccare per “forza maggiore” la stazione di Sohranivka. La risposta di Gazprom

Possibili problemi da questa mattina alle 7 (ora locale) per il trasferimento di gas russo all’Europa, che passa dall’Ucraina. Lo comunica ufficialmente Gazprom dopo aver ricevuto una comunicazione dall’operatore di sistema del gas dell’Ucraina, GTSU.

Se il blocco avvenisse davvero, si tratta di un terzo del gas che la Russia fornisce all’Europa.

Una parte del gas passa attraverso la stazione ucraina Sohranivka che si bloccherebbe per “causa forza maggiore”.

Il passaggio del gas avverrebbe tramite un’altra stazione che ha una capacità inferiore e quindi si verificherebbe, una movimentazione inferiore.

Il percorso del gas russo in Ucraina (fonte The Oxford Institute)

Secondo l’operatore ucraino la “causa forza maggiore” sarebbe causata dall’occupazione russa della stazione di compressione che avrebbe portato a dei cambi nelle operazioni.

Tutto ciò avrebbe “messo in pericolo la stabilità e la sicurezza dell’intero sistema di trasporto del gas ucraino”.

“La compagnia – si legge in una nota di Gtsou – ha ripetutamente informato Gazprom delle difficoltà del transito causate dalle azioni delle forze di occupazione russe. Ha chiesto la fine delle interferenze nel funzionamento delle strutture, ma questi appelli sono stati ignorati.”

Possibile stop gas russo: la dichiarazione di Gazprom

Gazprom rimanda al mittente le accuse in una nota di Sergey Kupriyanov, che compare anche sul canale Telegram si legge: “Gazprom ha ricevuto oggi una notifica ufficiale dall’operatore del sistema di trasporto del gas dell’Ucraina (GTSU) che la parte ucraina, adducendo cause di forza maggiore, smette di accettare il gas per il transito attraverso la stazione ucraina Sohranivka dalle 7:00 dell’11 maggio.

L’operatore GTSU propone di trasferire tutti i volumi di transito al Sudzha GIS. Allo stesso tempo, giunge una notifica da NJSC Naftogaz dell’Ucraina che in caso di fornitura continua di gas dalla parte russa al GIS di Sohranovka, i volumi ai punti di uscita dal GTS dell’Ucraina saranno ridotti di conseguenza.

A questo proposito, Gazprom dichiara di non aver ricevuto alcuna conferma delle circostanze di forza maggiore, di non vedere alcun ostacolo per continuare il lavoro nella modalità precedente, gli specialisti ucraini hanno lavorato tranquillamente al Sokhranovka GIS e al Novopskov CS per tutto questo tempo e continuano a farlo. Il transito attraverso Sokhranivka viene fornito integralmente, non ci sono reclami da parte delle controparti.

Gazprom adempie pienamente a tutti i suoi obblighi nei confronti dei consumatori europei, fornisce gas per il transito in conformità con il contratto e l’accordo con l’operatore, i servizi di transito sono interamente pagati.

Il trasferimento dei volumi alla stazione di Sudzha, sulla base dello schema di flusso russo, è tecnologicamente impossibile.

La distribuzione dei volumi è chiaramente indicata nell’accordo di cooperazione del 30 dicembre 2019 e la parte ucraina ne è ben consapevole”.

Aggiornamento

Sembra confermato il blocco per il gas a Sokhranivka. Mentre Sudzha per domani sono state confermati i 72 milioni di metri cubi/giorno.

Gazprom, in questo modo, prende in considerazione le richieste dell’operatore ucraino e non manderà gas a Sokhranivka. Non reindirizzerà il gas a Sudzha, come vorrebbe l’operatore ucraino. Gazprom sostiene che in base al contratto ciò non è tecnologicamente possibile.