Slc Cgil e Failp Cisal hanno proclamato per lunedì 27 dicembre 2021 lo sciopero per l’intera giornata di tutto il personale del mercato privato in Liguria.
La mobilitazione coinvolge i lavoratori degli sportelli postali e non il recapito che ha scioperato lo scorso giovedì in occasione dello sciopero generale del 16 dicembre.
Tra le principali motivazioni della protesta:
- La cronica carenza di organico che produce insostenibili carichi di lavoro con gravi ripercussioni sull’organizzazione del lavoro a scapito di personale e utenza.
- Il ricorso al “distacco” ossia lo spostamento di personale da un ufficio all’altro per coprire ferie, malattia o altro, da strumento di emergenza, è diventato quotidiano, senza alcun rispetto dei bacini e delle distanze, diventando un segnale evidente della carenza di organico.
- Problemi sui Dup, i Direttori di un ufficio postale e il passaggio delle chiavi.
- Rimozione degli stalli dagli uffici postali, messi in occasione della pandemia ed aumento della capienza massima della clientela negli uffici postali, anche con gravi problemi di ordine pubblico.
- Forti pressioni in tutti gli ambiti lavorativi, soprattutto in quello commerciale, con richieste smodate di risultati irraggiungibili.
- Ingestibilità della sala per le direttive aziendali sulla gestione delle code, il ritiro delle macchine affrancatrici, le prenotazioni da app che costringono ad estenuanti attese chi l’po non la possiede.
- Totale senso di disorientamento e di abbandono da parte di un’azienda preoccupata solo dei risultati.
- Ripristino delle condizioni di lavoro adeguate e rispettose della dignità delle persone.
“In tutto questo, Poste – si legge in una nota sindacale – anziché preoccuparsi dei propri dipendenti e di riaprire gli sportelli che sono stati chiusi durante la pandemia e che sono chiusi o a regime orario ridotto, si adopera sul personale per sollecitarlo a vendere agli sportelli ogni genere di servizio e/o prodotto. Non ultimo problema riguarda la gestione delle misure a contenimento della pandemia, con code infinite davanti agli uffici postali e con la capienza degli uffici tornata al completo, nonostante la recrudescenza dei contagi.”