“E’ vergognoso che si minacci un’azione disciplinare nei confronti del sostituto procuratore generale di Genova Enrico Zucca (ex pm del G8 2001) per aver ricordato la vergogna nazionale rappresentata dalla sospensione dello stato di diritto nelle giornate genovesi del G8 e la maniera con cui i protagonisti di violenze e depistaggi sono stati successivamente promossi. Al pg di Genova va la nostra solidarietà e il ringraziamento per il coraggio civile dimostrato”.
Lo ha dichiarato oggi Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea ed esponente di Potere al Popolo.
“Ha ragione il pg Zucca a collegare due pagine nere della storia di questo Paese. Ossia il G8 di Genova, la cosiddetta ‘macelleria messicana’ e la più grave sospensione dello Stato di diritto dal secondo dopoguerra, e il caso del ricercatore ucciso in Egitto.
Le alte cariche che si stanno scagliando in queste ore contro il pg Zucca dovrebbero forse preoccuparsi di più del fatto che della mattanza del 2001 non abbiamo ancora capito la catena di comando e che le promozioni agli uomini in divisa che si macchiarono di reati gravissimi sono uno schiaffo alla democrazia. Gravissima l’esternazione del capo della polizia Gabrielli che strumentalizza i caduti.
Proprio per difendere l’onore di chi ha servito le istituzioni democratiche bisognava sanzionare chi si era reso responsabile delle condotte del G8. Gabrielli chiede l’impunità per le forze dell’ordine con una logica da Sud America, non da paese in cui vige una Costituzione democratica nata dall’ antifascismo. Continuiamo a chiedere verità e giustizia per quanto accadde a Genova e allo stesso modo per la fine del povero Giulio Regeni.
Revisione processo G8, ricorso poliziotti Diaz ammissibile: violati i loro diritti