Angela Bozza ha trionfato tra gli adulti, mentre la reginetta dei bambini è stata Sofia Oudich, di appena 9 anni
A vincere nella categoria professionisti è stato invece Paolo Pinna Parpaglia, mentre Elena Deandrea, una ragazza di 16 anni, si è aggiudicata il prestigioso “trofeo Baia delle Favole”.
Dopo mesi di lavoro per leggere e confrontare una mole enorme di testi, la giuria del premio Andersen-Baia delle favole ha emesso i suoi verdetti. La giuria del 54° Premio Andersen, guidata dalla scrittrice Lidia Ravera, era composta anche da Valentina Ghio, sindaco di Sestri Levante; Elisa Bixio, assessore comunale alla cultura; Roberto Scaini, operatore umanitario di Medici Senza Frontiere; l’attore e regista Matej Forman. L’evento è stato presentato da Irene Lamponi e Pietro Fabbri.
Quest’anno sono giunte a Sestri Levante 867 opere in tutto: circa 500 favole (di cui circa 200 scritte da bambini e ragazzi e 100 da scrittori professionisti). Sono arrivate dall’estero anche 12 favole in russo, inglese e spagnolo, oltre a 25 libri a fumetti.
Angela Bozza ha vinto con la fiaba “L’importanza di un punto”. La giuria nelle motivazioni ha scritto “la favola è originale e innovativa pur avendo come protagonista un segno molto antico e conosciuto: il punto. Essa sottolinea la valenza e la necessità dell’uso del punto che, trascurato o dimenticato spesso quando serve a regolare il flusso delle parole e delle frasi, torna alla ribalta nell’odierno linguaggio tecnologico, ove trova i giusti riconoscimenti e il posto che per merito gli compete”.
La sezione “Fiaba straniera” ha visto trionfare una bambina di 9 anni. Sofia Oudich, di Roma, ha vinto con “Волшебная история – Una storia magica”. La motivazione della giuria: “Una fiaba scritta in uno stile molto efficace e diretto e il testo si lascia leggere con piacere. L’elemento magico si inserisce in una storia di vita quotidiana con molta scioltezza e senza forzature. I protagonisti, sia umani sia animali, sono descritti in modo incisivo tanto che da subito diventano amici del lettore al quale pare di averli sempre conosciuti, di essere un loro compagno di viaggio. La descrizione del paesaggio è sobria e di notevole forza evocativa, manifestando amore sincero per la natura”.
Ha vinto, per la sezione “Illustratori”, Michele Costi di Castagnole di Paese (TV) con “L’acchiappanuvole”, per la gustosa metrica in rima e la freschezza delle pennellate che tratteggiano sapientemente i buffi e bislacchi personaggi della fiaba. L’acchiappanuvole è perciò una divertente corsa a capofitto nelle bizzarre vicende di uno strano principino, che per nome ha Baldovino.
Per la sezione degli Scrittori professionisti ha vinto Paolo Pinna Parpaglia di Cagliari con la fiaba inedita “Una foglia”. La giuria lo ha premiato “Per la potenza della narrazione, l’inappuntabile eleganza dello stile e la capacità di raccontare la natura e le sue leggi. Severe, immutabili. Le stagioni dal punto di vista di una Foglia, che non è poi tanto diverso da quello di un essere umano: in primavera si è in tanti e luminosi sul ramo, in estate ancora di più e allietati dal coro degli uccelli, l’autunno comincia ad accanirsi con le fronde degli alberi e le stacca dai rami, che restano nudi in inverno. La foglia, protagonista di questa fiaba amara e piena di speranza, chiede aiuto a bruchi, formiche ragni (creature invisibili ad occhi meno attenti di quelli dei bambini), per rimanere attaccata alla vita, cioè all’albero. Il finale celebra la vittoria della solidarietà ma non rinuncia al realismo: la foglia non ce la fa a restare verde per sempre, si lascia mangiare per consentire al bruco di diventare farfalla”.
Il trofeo “Baia delle Favole” è andato a Elena Deandrea una ragazza di 16 anni che abita nel piccolissimo paese di Vistrorio (524 abitanti) in provincia di Torino. Deandrea ha partecipato per la categoria Ragazzi con la fiaba inedita “Alka” e ha conquistato la giuria “per l’intensità e la maturità, per la qualità originale dell’idea. Un paese dove nessuno e niente ha un nome è un Paese senza storia, non si può raccontare. Tutto ciò che non è vivente viene chiamato COSA, tutti i viventi vengono chiamati PERSONA. In questo incubo vive una bambina sensibile. Persona tra le persone, nemmeno la chiamano bambina. Questa piccola persona affronta la notte e riconosce, in un bambino con gli occhi attenti, chi ha imparato da piccolo a nominare le cose, a dare un nome alle persone e quindi è in grado di capire, dominare ed eventualmente trasformare la sua esperienza del mondo. È sorprendente che un’autrice così giovane abbia saputo immaginare una situazione tanto nitidamente simbolica, che allude al dramma dell’ignoranza ed esalta, senza enfasi, la funzione della cultura: nominare, distinguere, creare e condividere”.
I premi per le sezioni “Piccini”, “Bambini” e “Ragazzi” sono stati assegnati:
Alla scuola dell’infanzia di via America – Collodi-Marini di Avezzano (AQ) per la fiaba “Alex e il mago acchiappapaure”. Motivazione della Giuria: “la fiaba racconta come un ragazzino di nome Alex vince le proprie piccole grandi paure grazie all’aiuto di uno stravagante mago: con leggerezza questa storia mostra il coraggio che i più piccoli scoprono in loro stessi, per affrontare il mondo e crescere”.
A Tobia Ferraro (7 anni) di Cittadella (Padova) per la fiaba “Il viaggio di Piuma”. Motivazione della Giuria: “in una struttura narrativa equilibrata, c’è un pregevole e delizioso spaccato sull’immaginario infantile. Il topos classico del viaggio, funzionale a questa tenera narrazione sull’amicizia e sulla costruzione dell’identità, è ben costruito e si sviluppa con apprezzabile delicatezza”.
A Sara Bianchetti (17 anni) di Lograto (BS) per la sua fiaba “Il navigante delle stelle”. La giuria ha premiato in particolare “l’originalità e la freschezza con cui viene trattato un tema classico delle fiabe qual è quello della sparizione e della ricerca di qualcuno o qualcosa: in questo caso le stelle. La voglia di uno straniero (e del suo buffo cannocchiale parlante) di risolvere una volta per tutte il mistero da una parte e dall’altra la curiosità di una bambina che non si ferma davanti alla difficoltà (e agli indovinelli) sono il motore di un racconto immaginifico che ci diverte e ci ricorda come i tesori più preziosi li abbiamo spesso davanti agli occhi o, come in questo caso, sopra le testa, solo che non ci facciamo caso.
Sono anche state segnalate le fiabe:
“La cantante sulle nuvole” dell’Istituto Comprensivo della Torre Chiavari (sezione 5 Arancioni) di Chiavari (GE) per la sezione Piccini;
“Puntino” della scuola primaria “Fratelli Puppo” (Classe 1^) – Istituto Comprensivo Valle Stura–Masone (GE) per la sezione Bambini;
“La tegola” di Emma Pastorino (11 anni) di Masone (GE) per la sezione Ragazzi;
“L’era del Bepìn” di Simona Platè di Milano per la sezione Adulti;
“Волшебная рыбка – Pesciolino magico” di Fedor Kulikov (11 anni) di Ekaterinburg (Russia) per la sezione Fiaba straniera
“Ali di pece” di Poli (illustrazioni) e Nicolò Bernardi (soggetto) – Bedollo (TN) e Baselga di Pinè (TN) per la sezione Illustratori;
“La storia di Fitna. Il carillon magico” di Raffaella Benetti di Vestenanova (VR) per la sezione Scrittori professionisti
Infine, i vincitori del contest Filastrocche Senza Frontiere di MSF e Andersen Festival sono: Cloe Severini, 7 anni, di Porto Torres (SS), Elisa Coppo, 11 anni, Vercelli e Alberto Surico, 14 anni, Bussero (MI).
PAOLO FIZZAROTTI