Premio Mulino Fenicio 2022 di Borgio Verezzi. Assegnato a “I due papi” di Anthony McCarten. Menzione speciale a “La vita al contrario”.
Premio Mulino Fenicio 2022 seconda edizione.
A giudizio unanime, il Premio Mulino Fenicio è stato assegnato alla scenografia de “I due Papi”, lo splendido spettacolo di Anthony McCarten, che la scorsa estate ha concluso le rappresentazioni teatrali del 56° Festival in piazza Sant’Agostino.
Imponente ma non invasiva, la scenografia è nata dalla magica fantasia e dall’abilità consueta di Alessandro Chiti.
Con appropriati effetti luce e suggestivi cromatismi, ha ricreato sul palcoscenico ambienti molto diversi tra loro, come il balcone affacciato su piazza San Pietro oppure lo studio di Benedetto XV, la residenza argentina di Francesco I o, ancora, quella pontificia di Castelgandolfo, sino alla stupefacente ricostruzione finale della Cappella Sistina.
Istituito dal Comune di Borgio Verezzi e dall’avvocato Luca Finocchio Mapelli, il premio è un riconoscimento “alla scenografia più geniale del festival, che si collochi fra tradizione e innovazione, da scegliere tra quelle degli spettacoli proposti in prima nazionale”.
Come appunto “I due Papi”, prodotto da I due della città del sole e Altra Scena con una straordinaria coppia di protagonisti, Giorgio Colangeli (Ratzinger) e Mariano Rigillo (Bergoglio), magistralmente diretti dal regista Giancarlo Nicoletti.
Il premio, che consiste in un’opera dell’artista Mario Nebiolo, in cui si richiama il tema del mulino (quello di Verezzi, situato sulla collina sovrastante borgata Crosa, è uno dei tre rimasti integri in tutta Europa), sarà consegnato dal sindaco Renato Dacquino allo scenografo Alessandro Chiti la prossima estate durante una serata del 57° Festival.
La giuria del Premio ha deciso inoltre di segnalare, attraverso una menzione speciale, l’eterea scenografia de “La vita al contrario”, spettacolo tratto dal racconto di Francis Scott Fitzgerald “Il curioso caso di Benjamin Button”, prodotto da a.Artisti Associati e con Giorgio Lupano eccellente protagonista.
E la scenografia è stata ideata da Lorenzo Cutuli e realizzata con quinte di garza trasparenti che davano una dimensione onirica ai cambi d’epoca, scanditi dai movimenti coreografici e dalle canzoni interpretate da Elisabetta Dugatto.