Per il 3° anno una crescita a doppia cifra
Durante il convegno Boating Economic Forecast, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, il Prof. Marco Fortis, Vice Presidente della Fondazione Edison, Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica, il Presidente di Assilea, Enrico Duranti, il Direttore del Centro Studi Confindustria Andrea Montanino, il Presidente di ICOMIA Andrea Razeto, il Presidente di EBI European Boating Industry Piero Formenti e Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell’Ufficio Studi di UCINA, hanno commentato i dati di mercato 2017 contenuti nella pubblicazione ‘La Nautica in Cifre’, molto positivi per l’industria italiana della nautica, analizzando altresì le prospettive future del settore.
“Un comparto che prosegue un trend positivo – ha esordito Carla Demaria – ma che deve rimanere sempre attento ad anticipare i repentini mutamenti tipici di un mercato ormai globale”.
Nello specifico dei numeri, il dato più significativo riguarda il fatturato globale del settore nel 2017 pari a 3,88 miliardi di euro, con un 12,8% in più rispetto al 2016 (fatturato calcolato esclusivamente sulle attività attinenti alla produzione nautica delle aziende).
Aumenta anche il numero degli addetti diretti (un totale di 19.600, +6,1% sul 2016), così come il contributo della nautica al PIL (1,87‰, il 13,4% in più rispetto all’anno precedente). Cresce, infine, a conferma di un trend positivo per tutto il settore, anche il mercato interno dell’intera industria nautica, con un 16,1% in più, per un totale di 1,34 miliardi di euro, con un aumento specifico del 29,2% per il mercato interno della produzione italiana della cantieristica da diporto.
Positivi, sulla scia degli anni scorsi, anche i dati sulle esportazioni, settore che ha permesso all’industria nautica nazionale di reagire alla crisi degli scorsi anni grazie all’eccellenza della produzione italiana, riconosciuta in tutto il mondo, che confermano il nostro Paese leader internazionale nella produzione di Superyacht (barche sopra i 24 metri); l’exploit dell’export di quest’ultimo segmento è particolarmente significativo, avendo registrato una crescita dell’83,4% fra il 2010 e il 2017.