Presentato il nuovo impianto luci del Museo di Palazzo Rosso, sontuosa residenza barocca oggetto di interventi dell’architetto Albini
L’intervento, che combina l’eccellenza del lighting con il fascino del patrimonio architettonico e artistico, rappresenta un capolavoro di innovazione tecnologica e sensibilità storica ed è il primo progetto completato della Fondazione Friends of Genoa, in collaborazione con il Comune di Genova.
Fondazione Friends of Genoa è nata nel 2022 con il sostegno di AON, azienda leader mondiale nei servizi professionali, con l’obiettivo di riaccendere i riflettori su Genova e il suo straordinario patrimonio artistico e monumentale attraverso attività di restauro, di organizzazione di grandi eventi culturali e di attività rivolte a giovani studenti.
«Palazzo Rosso rappresenta un tesoro di inestimabile bellezza della nostra città. Sono certo che la nuova illuminazione saprà valorizzare ancora di più lo splendore delle opere presenti all’interno dell’edificio – commenta il sindaco Marco Bucci – Interventi come questo sono fondamentali per rendere ancora più fruibile e unico il percorso culturale all’interno dei nostri palazzi e musei. Grazie alla fondazione Friends of Genoa per aver reso possibile questo nuovo progetto di valorizzazione del nostro patrimonio artistico».
«Il progetto di ridare luce alla straordinaria collezione del museo – dice Carlo Perrone, presidente della Fondazione – permette di cogliere dettagli straordinari prima poco percepibili ed è stato scelto, fra altri, per il suo valore altamente simbolico di primo passo di una missione più ampia di ridare luce alla città».
Per l’esecuzione del progetto, la Fondazione in accordo con il museo, ha scelto l’azienda ERCO, pioniera nella creazione di soluzioni di illuminazione che esaltano il patrimonio culturale.
Il museo, con la sua struttura illuminotecnica preesistente progettata da Albini, ha rappresentato una sfida unica. La necessità di implementare l’illuminazione senza intaccare l’aspetto storico del palazzo ha infatti richiesto un’attenta pianificazione – coordinata dalla direzione del museo, d’intesa con la Soprintendenza – e la selezione delle migliori soluzioni di illuminazione LED disponibili per valorizzare al meglio le opere d’arte e l’architettura.
In particolare, il modello Pollux è stato scelto per la sua eccezionale resa cromatica e luminosa e per il suo design minimale che si integra perfettamente con la barra ellettrificata albiniana. Il sistema di controllo di illuminazione di ERCO permette anche una gestione flessibile delle sorgenti luminose, contribuendo a creare un’esperienza di visita dinamica.
Il risultato è una rivoluzione nell’illuminazione museale: un ambiente che non solo valorizza le opere d’arte, ma le rende anche più accessibili e apprezzabili al pubblico.
Una delle priorità di questo ambizioso progetto è stata quella dell’efficientamento energetico: utilizzando tecnologia LED di ultima generazione, la nuova illuminazione non solo migliora l’esperienza visiva, ma lo fa in modo ecologicamente sostenibile. Il consumo energetico è stato ridotto a soli 3KW complessivi per ben 23 sale.
Inoltre, la durata prolungata dei dispositivi di illuminazione riduce la necessità di manutenzione e sostituzione, contribuendo ulteriormente al basso impatto ambientale del progetto. Questo rende il rinnovamento non solo un trionfo estetico, ma anche un modello di sostenibilità.