Home Cultura Cultura Imperia

Presentato “Spalle al mare” nuova raccolta poetica di Carlo Maglitto

Artista ed insegnante, psicanalista e poeta, scultore e giramondo, filosofo ed eremita insomma una personalità poliedrica

Carlo Maglitto (Foto Daros)

Cipressa. Presentato recentemente proprio a Cipressa dal grande scrittore e poeta  Giuseppe Conte, è stato pubblicato dalla casa editrice Alessandro Prevosto, l’ ultimo libro di poesie di Carlo Maglitto: “Spalle al mare”. L’autore è un grande artista dell’arte concettuale, visionario e poliedrico artista e poeta che, dopo essersi dedicato alla scultura, al disegno, alla pittura ed alla psicoanalisi, ha sentito la necessità di poetare. Questo volume è suddiviso in cinque sezioni, l’una diversa dall’altra anche a livello strutturale. Originario della Sicilia Maglitto è giunto in Liguria ed ha deciso che qui era il suo luogo ispiratore: Sanremo, Bussana e Cipressa sono i suoi luoghi particolari. Amico di grandi artisti come Guido Seborga, Francesco Biamonti, Nico Orengo e Giuseppe Conte ha conosciuto Italo Calvino e tanti altri personaggi che hanno animato la vita culturale ed artistica matuziana di quegli anni. Anche in questo volume è possibile ritrovare la luce, i profumi ed i colori della Liguria e di quell’incantevole paradiso che è Villa Biener. Abbiamo incontrato questo inossidabile poeta proprio nella luce abbagliante della Villa Biener a Cipressa. Da sempre artista, poi insegnante, eremita, pittore, psicanalista, giramondo, scultore, filosofo, infine poeta, la vita di Maglitto è un romanzo; e conoscerlo è come finire in un fiume in piena. Mi ha raccontato della sua giovinezza siciliana, a Lentini, della sua avventurosa vita, dei suoi amici e delle frequentazioni letterarie ed artistiche, fra gli altri Guido Seborga, Enzo Bernardini, Giuseppe Conte, Francesco Biamonti, Libereso Guglielmi, Roberto Mussapi, Milo De Angelis, Augusto Andreini, Nico Orengo, Mario Baudino… e del suo mondo attuale: i panorami ed i paesaggi di cui si nutre quotidianamente. Mentre nel precedente volume di poesie (Confine interno) Maglitto parlava di confini reali e immaginari, concreti ed inconsci, temi attualissimi, in questo suo ultimo impegno non ci sono solo i suoi luoghi dell’anima Aregai e Ventimiglia, Bussana e Mentone, Bordighera ed i Balzi Rossi, Cipressa e Sanremo, Ventimiglia Alta e la Valle Argentina.  Carlo Maglitto è oggi il presidente di Villa Biener: nel suo lungo passato artistico è stato uno dei fondatori del famoso Circolo culturale “La Buca” di Bordighera, alla cui rivista collaborò attivamente. Docente per oltre vent’ anni, dopo una esperienza eremitica al colle Langan, ha iniziato a dipingere. Nel 1983 si stabilì in un magnifico paese degli artisti: a Bussana, dove ha vissuto una lunga, importante e profonda esperienza di cosmopolitismo artistico, durante la quale ha approfondito la ricerca su materiali e tecniche giungendo anche alla scultura. Per Bussana Vecchia ha anche scritto un testo teatrale con lo scopo di sostenere il progetto di salvaguardia del borgo degli artisti. Ha girato il mondo insieme alla moglie Judit Torok, anche lei affermata artista contemporanea, per poi dedicarsi al grandioso progetto che è Villa Biener. Carlo ha al suo attivo importanti mostre personali e collettive in Italia ed all’estero. “Spalle al mare” è la sua terza raccolta poetica: dopo “Documento in frammenti di una reggenza antica” (1980) e “Confine interno” (2022). Si tratta di un’opera complessa, ricca di colori, luoghi e suoni dove la bellezza della natura è la grande protagonista. Ci sono anche temi legati al mondo classico ed alla mitologia che è vista non solo dal punto di vista letterario ed artistico ma anche psicoanalitico. La sua poesia infatti si nutre di ricordi personali mescolati a reminiscenze letterarie, mentre giganteggia la figura della sua adorata Judith a cui si rivolge con amore:“ Sono ancora a cercarti // piccolo essere nel mio bosco austero, // corro da fiore a fiore // dove colori sgargianti // tingono la trasparenza vegetale: // il regno della tua magia”. Maglitto è anche poeta impegnato: sono presenti i temi della salvaguardia della natura, dell’ odio delle guerre, dell’alienazione che vive l’uomo contemporaneo, del dramma delle migrazioni di popoli, che hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero. Un mare che però è sempre presente nella vita quotidiana del poeta.

Claudio Almanzi