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Presidente f.f. Piana in aula: attività Regione Liguria va avanti, vicinanza a Toti

Primo consiglio regionale dopo arresti ai domiciliari di Toti di martedì scorso: aula gremita

Aula gremita in apertura del primo consiglio regionale dopo gli arresti ai domiciliari per corruzione elettorale, martedì scorso, del governatore ligure Giovanni Toti

“Secondo quando stabilito dal comma secondo dell’art. 41 dello Statuto della Regione, ho assunto ad interim le funzioni di presidente della giunta regionale”.

Lo ha dichiarato stamane in aula il vicepresidente e attuale presidente facente funzioni di Regione Liguria Alessandro Piana (Lega) in apertura del primo consiglio regionale dopo il terremoto giudiziario che martedì scorso ha portato agli arresti domiciliari del governatore ligure Giovanni Toti per corruzione elettorale.

“Con senso di grande responsabilità – ha spiegato Piana – per le funzioni attribuitemi dalla Carta statutaria, promulgata nel mese di maggio dell’anno 2005, e nella consapevolezza di essere chiamato a svolgere un compito importante e cruciale, nell’interesse dell’intera comunità regionale, mi preme esprimere innanzitutto un pensiero di vicinanza al presidente Toti auspicando che, rispetto alle note vicende che lo riguardano, venga fatta chiarezza nel più breve tempo possibile.

L’attività di Regione Liguria proseguirà, senza soluzione di continuità, nel solco di un percorso che, in quasi due lustri di amministrazione, ha segnato un vero e proprio cambio di passo nella nostra economia e ha determinato una crescita record del nostro PIL, nell’ultimo triennio, in diversi settori chiave dello sviluppo del Paese.

Ora, ben consapevole della difficoltà di questo momento, occorre sostenere questo cambio di passo continuando con gli investimenti, con il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che per la Liguria rappresenta un’opportunità imperdibile e storica proseguendo con le attività amministrative di Regione Liguria.

La politica, che sia di governo o di minoranza, nel quadro di un dibattito democratico, deve continuare a impegnarsi a fondo, nel rispetto dei principi di programmazione, di partecipazione e di autonomia degli enti locali”.