“Ieri i sindacati di categoria hanno riferito che un detenuto, affetto da una grave forma di epatite, senza nessun apparente motivo, se non quello di evitare di rientrare in cella, ha aggredito due agenti della Polizia Penitenziaria nel carcere di Valle Armea a Sanremo. Prima ha sputato in faccia a un assistente capo. Poi ha scaraventato giù per le scale un sovrintendente mentre cercava di calmarlo e di riportarlo in cella”.
Lo ha dichiarato oggi il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria e consigliere regionale Alessandro Piana (Lega).
“Si tratta – ha aggiunto Piana – di un episodio gravissimo e di una reazione inaccettabile. Anche perché ora l’assistente capo dovrà seguire almeno un mese di terapia, nella speranza di non essere stato contagiato. Mentre il collega è stato dimesso con sette giorni di prognosi.
A questo punto, occorre agire senza ritardi per evitare altri episodi di violenza, mettendo in atto un piano idoneo a contenere i detenuti più pericolosi.
Nel ribadire la nostra piena solidarietà alle due vittime dell’aggressione e a tutti gli agenti della Polizia Penitenziaria di Sanremo, ricordo che erano stati proprio loro a non sottovalutare le dichiarazioni del ‘pentito’ islamico, rinchiuso nel carcere di Valle Armea, sul traffico degli scafisti tra Tunisia e Sicilia segnalando il fatto ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova.
Grazie all’iniziale intuito investigativo dei nostri agenti, i carabinieri del Ros hanno continuato a indagare e sono riusciti a sgominare l’organizzazione criminale che, secondo gli inquirenti, rappresentava una concreta minaccia per la sicurezza nazionale perché trasportava dal Nordafrica anche migranti illegali, molti con precedenti penali e legati a gruppi jihadisti, tra cui potenziali terroristi islamici”.